Scritta da: Andrea Spartà
Odio.
Odio represso.
Odio esplosivo.

Odio. Odio. Odio.
Odio tante cose.
Ma soprattutto odio tante persone...

Lo so, odiare non è bello...
ma in certi casi non se ne può proprio fare a meno...
Quando odiare diventa quasi il tuo ultimo motivo di vita
allora sappi che non vivrai ancora a lungo...
Per fortuna non sono a quel punto
e mai ci arriverò
eppure in questo momento odio...
odio da morire...
Forse in verità ho sempre odiato...
ma adesso, no, non posso più tenerlo a bada...
devo gridarlo, il mio odio...

Chi mi conosce anche solo di striscio sa bene cosa odio...
Chi mi vuol bene veramente sa che non deve fare ciò che odio...
Chi sa e fa finta di non sapere... non ha capito nulla di me...

Odio... odio in tanti modi diversi...
ma l'odio su cui sono concentrato in questo momento...
è l'odio verso chi beve...
odio l'alcool...
lo odio con tutto me stesso...
mi da fastidio persino il suo nome...
ne sento l'odore anche a distanza...
il suo unico pregio è basta una scintilla per farlo diventare fuoco...
Quanto amo il fuoco... brucia... brucia e purifica...

Odio... ho odiato e odierò...
non è una mia colpa... ma è di ciò che vedo...
Sono dentro ad un mondo in cui i ragazzi sono completamente allo sbando...
sempre di più... sempre più giovani... sempre di più...
ma io non ne posso più!
Non ne posso più di vedere questi stupidi bambini rovinarsi la vita!
Non ne posso più di odiare restando in silenzio...

Non sono nessuno... non posso obbligare nessuno...
non posso nemmeno cancellare l'alcool da questo mondo marcio...
e allora cosa posso fare?
Nulla...
posso solo guardare...
guardare gli altri che si rovinano la vita per... per...
per cosa?

Da sempre faccio della "comprensione" un mio pregio...
sono molto flessibile con la mente...
cerco sempre di non giudicare sul mio punto di vista...
e se lo faccio, lo faccio solo con i miei amici più stretti e solo per ridere.
E allora ok... l'alcool posso anche capirlo...

Posso "capire" chi ha appena subito un brutto colpo...
l'amore della tua vita va a puttane... il lavoro/scuola fa schifo...
hai perso una persona cara... sei sul lastrico...
e vuoi solo affogare il tuo dolore nell'alcool...
sai già che non cambierà nulla, ma per quelle poche ore vuoi dimenticare...
dimenticare tutto...
E allora ok! Posso "capirlo"... posso "comprenderlo"...
resto profondamente contrario... ma come posso non perdonare?

Posso "capire" chi ha passato un'intera vita in solitudine...
e si presentano quelle serate di festa in cui sono tutti fuori...
tutti con gli amici... tutti con le ragazze... e poi...
tutti a ballare... discoteche... musica... luci...
e vuoi lasciarti andare, vuoi divertirti, vuoi accelerare la tua vita,
l'alcool ti aiuta... toglie i freni inibitori e via,
sfrecci sul folle divertimento,
anche se spesso non si tiene il controllo... e si va fuori strada...
lo sai e te ne freghi... perché sei convinto di non aver niente da perdere...
E allora ok! Posso "capirlo"... posso "comprenderlo"...
resto profondamente contrario... ma come posso non perdonare?

Non posso "capire" chi della vita non ha ancora visto un cazzo...
e già se né stancato e butta tutto sulla piccola parte che conosce...
Ci sono feste e "festività"... e nelle seconde non si può esagerare...
l'alcool non può essere l'unico modo per divertirsi...
l'alcool non può prender posto ad ogni evento...
l'alcool non può esser usato in modo sproporzionato e stupido!
Ci si vuole divertire, è chiaro.
Si esce con gli amici e si sta in compagnia, è chiaro.
Si vogliono provare forti emozioni, è chiaro.
Ma ci sono cose che non mi sono chiare... per niente...
Dov'è il divertimento quando il giorno dopo non ti ricordi più niente?
Sono contenti gli amici che, al posto di divertirsi, devono preoccuparsi...
devono starti accanto... devono aiutarti a vomitare...
devono rinunciare al divertimento di quella giornata di festa rovinata?
(Quei pochi amici che lo fanno davvero... e se avete, ritenetevi fortunati)
Ti serviranno le forti emozioni mentre sei su di un'autoambulanza?
E allora no! Non posso "capirlo"... non posso "comprenderlo"...
resto fottutamente adirato... e perdonare diventa difficile...

E allora odio, guardo il mondo e continuo ad odiare,
ma il mio è un odio stupido, fottutamente stupido...
perché è un odio che fa male a me mentre sugli altri scivola via...
Mi fa male, malissimo...
perché mi sento inutile...
perché mi rendo conto che posso scrivere quanti libri voglio...
risaltando tutte le negatività dell'alcool...
perché posso dare tutti i consigli di questo mondo...
risaltando i pericoli che esso comporta...
ma sulla stupidità umana...
tutte queste parole non hanno effetto...
e allora...
che le scrivo a fare?

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