Scritta da: Andrea Calcagnile

Poesia per Fabrizio De Andrè

Nato in una famiglia benestante,
la sua fama non giunse all'istante,
i sublimi, dopo vengono scoperti,
seppe fare aurei e aulici concerti.
Gli amici sapevano quanto valeva,
la sua unicità era la sua leva.
Poteva campare con la sua eredità,
ma preferì cantare in tutta libertà.
Era timido, pigro e fumatore,
ma della poesia era il dottore.
Amava la campagna e amava bere
per rallegrare la vita nelle sere,
amava i suoi figli e sua moglie,
ora lei possiede tutte le sue gioie.
Deturpato da un funesto evento,
mesi di tristezza anche per il vento,
la sua anima purtroppo ne uscì lesa,
poi la penna, la fece divenire illesa.
Faber, era il suo soprannome,
al suo amico piaceva questo nome.
Faber, un donatore di emozioni,
che trasmette varie sensazioni,
lui atleta e campione poetico,
per alcuni fans è anche un medico.
Il cantautorato possiede una stella,
una delle più note, la più bella.

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