Scritta da: Alessandro Petrelli

Torre dell'orso

Se i primi amori
calpestando la tua sabbia ho incontrato
e la spensieratezza di non aver doveri
che la scuola o il lavoro eran lontani
sazio ogni giorno dei tuoi lauti averi.
E intorno, in alto, a fissarci invidioso
allunga la mano: ti vorrebbe il mondo
la torre zelante, il rivolo dolce
e i mezzi busti premurosi in fondo.
E il tempo corre, risoluto
col suo movente mi porta via
e ad ogni mio rimpatrio
fisso il tuo corpo e ritorni mia.
Riecco i pensieri, se contrastanti,
di contentezza o immotivato rancore
calpestando la tua sabbia poi lo rincontro
è tutt'intorno, il mio primo amore.
Composta domenica 18 novembre 2018

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