Scritta da: Andrea De Candia
Questo mare è un inferno di quiete
non si vede la luce sotterrata
e il suo colore è
troppo profondo come il suo passato,
quando il lutto si cala sul silenzio
si raddoppia l'oblio
di un volto mai esistito,
lo sguardo è come fosse tutto il corpo,
chiede un appoggio nel cielo - è un inganno
che sia una vetta, eppure è in alto, è piana! -
non c'è guancia, né palpebra, né mento,
solo qualcosa che ricorda ciglia
e pupille e il mio corpo
costretto dentro a fare un passo indietro
il petto mosso è un passo di scarpa -
si corruga la fronte, il sopracciglio -
la pena è questa eternità esibita
palmi aperti a donare solitudini,
la clessidra del tempo si è fermata,
non c'è una fratellanza tra i granelli,
si riconosce quello che fu il Sole,
il firmamento è la sua autopsia,
cenere che lo lascia lacrimare
senza che cada scivolando piano,
ed il riflesso è un po' l'ultima carta,
è un dire tentennando, ma a sé stessi,
vorrei morire, stendermi supino,
voglio arrivare a fondo, io, discendere.

Immagini con frasi

    Info

    Scritta da: Andrea De Candia

    Commenti

    Invia il tuo commento
    Vota la frase:0.00 in 0 voti

    Disclaimer [leggi/nascondi]

    Guida alla scrittura dei commenti