Scritta da: Taurio Luigi soli
Sono l'ombra che oscura il sentiero
giorno e notte rifletto maestosità su questo terreno
mi ergo alto tra le lacrime degli amanti
per tutti quanti porto di sera un alone di mistero
filtro la tenue luce nella notte del lupo grigio
fiero sempre, tempesta nebbiosa o ciel sereno
sovrasto le piccole anime, le passioni degli amanti
se mi guardi da vicino, sembro più vero
se mi guardi dal basso, sembro ancor più maestoso.

Ascoltami, vieni vicino, sfiora la mia solida pelle
ascoltami lieve in una giornata di vento
ascoltami fischiare, mentre le mie braccia muovono malinconica danza
i miei abitanti fischiettano avvolte, nella calma mattutina.

Sono colui che spunta dritto, al di là della siepe
sono colui che ti protegge, quando s'infrange la pioggia
sono colui che stende il tappeto giallo per terra, rinascita della vita
sono colui che vedrà il mondo più di te, pur sempre da un altra prospettiva
non posso camminare, non posso difendermi dalla stupidità dei tuoi simili.

Sono grande e grosso, non so parlare ne posso vedere
non potrò mai sentire il solletico, non potrò mai giocare con te
immortale nel tempo, non smetterò mai di crescere.

Sì l'hai capito dai
io sono l'albero vivo, che sopra la tua testa fa capolino.
Composta mercoledì 25 novembre 2015

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