Scritta da: Gioele Pelonero

Humus

Terra mia, benedetta la tua aurora,
il giorno del tuo glorioso riscatto!

Fra i colli le brezze ne spargono la voce,
nell'aria le rondini ne portano il canto!
Le aquile indomite ne annunciano la gloria
più grande del sole!
Fra i luoghi e nei tempi più arcani,
nei laghi e i giardini più ameni,
voce santa ti elesse come stella,
sacro dire in te accese la scintilla!

Non poté tanto grande bellezza
sottrarsi alle brame più oscure,
né la lotta da inique sventure
a fermare il destino riuscì.
Nell'affanno sopraggiunsero i pianti,
le ombre se ne andarono ridenti;
caligine e buio per le valli,
grigiore e oscurità sui ruscelli.

Da allora fra tramonti e primavere,
con il gelo, un pensiero si svolse:
il tempo che il riso ci tolse
al nemico la vendetta porterà!
Fra le danze passarono gli anni,
come sorsi trascorsero indenni.
Le grida di ragazzi e di fanciulle
rischiaravano le notti come stelle,
inneggiando fra quelle sacre fiamme
al perduto tempo delle gemme.

Nuove gesta ed imprese gloriose
di ardore la storia portò!
In quei giorni esultanza e vittoria
il Signore ci donò!
Composta domenica 22 novembre 2015

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    Scritta da: Gioele Pelonero
    Dedica:
    A Dzérner - la patria del mio cuore.

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