Scritta da: M. Gamba

Lago grande o lago piccolo?

Lago grande o lago piccolo? Dimmi, oh re delle rane,
del mio cuore frivolo, eppur sì grande, che mai rimane?

Io cieco fui del amor di diana
che ancora, nel corpo mio, con fatal eco, rimbomba come frana;

ma di esso resta ormai solo un lacrimante riflesso che però, alla mia mente,
quale monito perenne e severa pena, per la mia errante polena, giunge a me come lama terribile e vibrante;

che bene grande, in passato, ebbi mai compiuto? Che merito lampante ho mai avuto;
perché, quale dono premiante, il cuore di diana da me fosse ricevuto?

Nessuno! Nessun credito ebbi mai con la sorte, né certo avrò fino alla morte;
fu solo benevola grazia, ch'io non colsi per colpevole disgrazia;

ed ora, che la mia anima, il mio corpo e la mia mente,
all'unisono gridano il loro anelito fremente, diana questa prece ormai più non sente;

così, come per tragica maledizione e crudele vessazione del destino,
l'amor di lei e l'amor di lui,
non ebbero la letizia e la gioia del sole mattutino;

mai più lago grande, mai più lago piccolo,
le mie lacrime fan ghirlande e rigano il mio cuore senza speme.

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