Scritta da: dantino

L'amore è la medicina del mondo

E salto di prua e di poppa, incurante
del vento di libeccio e delle mie gambe stanche
con identica luce nei miei occhi,
ancora uguale e perso, vagabondo, mai domo
come un bimbo in corsa
ecco la meraviglia quotidiana
eccomi incredulo, incantato, ancora mi sorprendo
in questo intenso e caldo, cammino nel tramonto
in questo mondo che corre, nascosto dalla fretta
poco viene svelato in nostra colpa
un po' come si dice, "giusto il pensare"
ed ogni mille anni si fa un passo avanti, sopra il ponte
che ci traghetta forse, verso il niente
io... sono nato nel mondo delle nuvole basse
con il respiro pesante di fatica
l'uomo era curvo e privo di rumore
tanto ci costò lo sguardo dritto
e noi si andava con le scarpe rotte
non ci importava di arrivare primi
ciò che contava era arrivare insieme
ci sembrava di morire piano, senza dolore
mano nella mano
ed oggi... siamo soli
catapultati eroi, in un dannato mondo
soli tutta la vita, a contenderci l'attesa
conosco il profumo della verità
ne ho vista spesso, tra le rovine
nell'angoscia di un passero che muore
nel viso, di chi stringeva le bandiere
nei tuoi occhi innamorati e ancora
nelle mani di mio padre
tra la polvere di seta di riso
nei campi di grano o di rossi papaveri
nell'amore universale
amami, mi guarirai con l'amore
l'amore è la medicina del mondo.
Composta venerdì 20 marzo 2015

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