Scritta da: Rosa Coddura

Poker contro la malinconia

Quel giorno il mio risveglio
era cominciato
con uno "Sto meglio",
alzandomi sulle note
del sole ho anche danzato,
successivamente un caffè
e un bicchiere di latte,
hanno lenito la mia fame.
Getto d'acqua
sulla faccia,
un po' di fourd sulla guancia,
ombretto sulle palbebre,
e un leggero rosetto
sulle mie labbra,
ma leggeri,
per non far sembrare
il mio volto
come maschere.

Scesa, sentivo
che miei passi
si muovevano in modo instintivo,
si sentivano grandi,
invicibili,
credevano di poter dominare,
ma percorsi pochi chilometri
la loro velocità
cominciò a scemare.

Non so cosa mi sia preso,
improvvisamente
il vigore di quella mattina
al pomeriggio si è arreso,
si è perso,
poi ramificazioni
malinconiche mi invadevano
si estendevano
lentamente dentro,
eppure avevo tutte le carte
in regola per sentirmi felice,
ma al banco avevo azzardato
avevo perso tanto,
eppure avevo puntato
tutto sulle novità
ma perché
ho perso la mia felicità?

Una partita a poker
avevo scommesso
ma ci ho rimesso,
la malinconia
è stata pagata
mentre io mi son indebita,
avevo puntato molte fiches,
ma che azzardo,
ora pover di sorriso mi riguardo.

Tornata sconfitta
dal casinò della vita
ho ricercato nelle mie mosse l'errore,
il furore, l'umore.
Poi in dissolvenza il sole,
segnava la fine
di una giornata
che mi vedeva perdere
e perderla.

Arrivata la sera,
si accese nel buio un sorriso.
Avevo di nuovo vinto!
Era il tuo.
Composta lunedì 10 giugno 2013

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