Risveglio

Dal lieve torpore
di un sogno di luce,
da un folto intrecciarsi
di mille colori
in forme cangianti
mi giunge il risveglio.

Ed ecco mi trovo
vagante sul mare;
su un guscio di noce
stracolmo di reti
di fitta speranza
consunte dal tempo.
Mi sveglio a settanta.

Riflette lo specchio
il noto compagno
scomposto e assonnato.
Le rughe ordinate
del volto d'un vecchio
contornano l'occhio.
S'affacciano in esso
le tante memorie...
Riaffiorano in lacrime
tutte le storie
giacenti nel pozzo.

M'ha dato la Vita
felice un traguardo:
mi sveglio a settanta!

E mentre rifletto
mi canta nel cuore
la voce di bimbo
che calda mi dice:
ti cullo da sempre,
torniamo nel letto,
ritorna a sognare.
Composta domenica 30 novembre 1997

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    Info

    Riferimento:
    Composta a Pasqua del 1998, mentre vivo il mio settantesimo anno.
    Mi si creda: il bimbo che è in noi non ci abbandona mai.

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