Di fronte alla sieve

Seduto sul greto di questo fiume torto
che scorre anonimo e perso, sono solo,
senza i miei amati denti da latte attorno,
unico senso, ingombrante aspettativa;
e l'eco non giunge di temerarie madri,
né il silenzio di fedeli compagne.

Sono solo come un cactus e da questo rigo
d'acqua piango la sorte di sponde separate.

Verità vecchie e nuove, come pesci, tra le mani
mi scivolano, filando, non le ripescherò più.

Fiume dannato!

Questo incessante andare, moto
castrante ti vorrei gelare, tanto
da unire questo mio margine:
ingannevole solidità tra di noi.

Natura spoglia perché non mi doni il volto noto?

Una bigia prende il volo tremato momento.

Sono solo e certo su questo greto che l'alveo temuto
non tenterai intraprendere per giungermi accanto.

Immagini con frasi

    Info

    Commenti

    Invia il tuo commento
    Vota la frase:9.25 in 4 voti

    Disclaimer [leggi/nascondi]

    Guida alla scrittura dei commenti