Scritta da: ROBERTO POZZI

Il prigioniero

In questa stanza
il prigioniero sono io,
ma il carceriere sono altrettanto io!
Quante volte ci ho pensato,
ma non ci ho mai creduto,
che sono io nella mia stanza
con finestre inferriate,
porte bloccate,
e gambe incatenate
al pavimento del mio passato.
Così, incarcerato nella mia stanza,
non riesco a scappare da questa opprimente stanza
io sono prigioniero di me stesso,
dellle mie paure,
delle mie aspettative,
della mia mente
e quindi di me stesso
e solo io stesso
posso liberare me stesso!
Solo io posso lasciare questa prigione, quando voglio,
anche se non sempre lo voglio,
mi manca l'aria,
non sopporto più il dolore,
sono stanco della tristezza,
e del mio predestinato menù,
voglio il mio desiderato menù
dalla vita!
Non ce la faccio più!
Voglio solo uscire,
da queste mura troppo chiuse
alla ricerca di una vita meno stretta,
un po' più aperta
a non osteggiarmi
ma accettarmi...
Finalmente
m'accorgo che ogni tipo di sbarramento
è apparentemente
scomparso
mentre intravedo un spiraglio di luce,
un barlume di speranza,
un faro nelle tenebre dello mio spirito
che sta illuminando il mio cammino
verso il mio vero destino!

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    Scritta da: ROBERTO POZZI

    Commenti


    22
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    Ti ringrazio, Gabriella, per un altro dei tuoi gentili commenti per una delle mie piu' sofferte poesie , comunque ti confermo che per uno che soffocava nella solitudine scoprire che liberta' e' sempre stata in suo possesso e' tutt'altro che un discorso banale!
    Ciaoo alla prossima..Robert!
    21
    postato da , il
    La tua poesia è molto bella e si sente che c'è del vissuto che ha un pò logorato dentro e anche se son cose vissute da tutti e può sembrare una banalità, io dico che una sensazione forse banale per chi soffocava nella sua solitudine, l'hai descritta in modo poetico e originale.
    20
    postato da , il
    Grazie FUORI DAL CORO ..  allora se mi  leggerai ti raccomando vale anche per quello che scrivo io ... mi sento di essere meno di tanti qui che sanno scrivere e sono sgrammaticati ... io sono peggio ..
    leggimi e dimmi qualcosa .. apprezzo la sincerità non l'ipocrisia ... mi piace trasmettere quello che sento anche se non sono  brava  ... insomma  che non so scriver bene ...
    un caro saluto
    19
    postato da , il
    Patrizia, la tua risposta mi ha convinto.... nonostante io in realtà ritenga che sia il caso di mostrare solo ciò che si sa fare e non ciò che non si sa fare, e so essere molto critico anche con me stesso, trovo il tuo punto di vista ragionevole, lontano da me ma ragionevole... e tra l'altro lo hai trasmesso in modo diretto, umile e lontano dalla spocchia di tanti altri! A volte bastano parole semplici, un briciolo di sincerità e dimenticare la retorica da due soldi per fare breccia nelle "orecchie indurite" di qualcuno come me. Un plauso sincero.
    18
    postato da , il
    Prevert,Neruda,Sandro Penna, tema della ricerca di sè, certo che fanno la differenza e danno vita alla vera poesia ma hai ragione caro Fuori dal coro ..
    ma in questo posto nessuno ha la sfacciataggine di dire io sono un vero poeta ...almeno io sono qui per sfogarmi con parole che mi escono dal cuore o che non direi mai a una mia amica .. ma solo qui posso scriverle senza aver paura che qualcuno mi critica .. perchè appunto non sono nessuno ma con umiltà so benissimo che sono sgrammaticata ... sennò sicuramente scrivevo un libro o da grande facevo la giornalista invece io come tante altre persono siamo qui per darci un piccolo conforto per questa vita che ci tortuta tutti i giorni ..
    caro Roberto la tua poesia è bellissima e da tutte le parole che hai scritto si capisce che stai uscendo da un passato ombroso e che finalmente piano piano vedi un po di luce  quella speranza che tutti abbiamo dopo un passato brutto e sofferto..

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