Quando si spengono le luci

Tace guerra, nella notte intera
dove nel silenzio, dolce impera
solo mite bontà apparente
di pace raccontata
dal sussurro, di una casa addormentata
finta tregua incalzante
allo scandir, del buio peggio
breve ansia, del mio dolce viaggio
al salotto della calma
dove presto è svanito
il guerriero sguardo
dal vano, suo coraggio.

Le ostilità, non fanno un passo
le divisioni, sono in regresso
nella placata mente, d'incoscienza
e forse è quella la sua chiave
a guarire la sua innata, deficienza
che nella luce mai si spegne.

Ma nella notte, si abbandona la difesa
che non sa verso, o contro cosa
perché non vuole, mai capire
che la vita, non è mentire
ma non altro che un breve, divenire
da vedere, solo dall'alto
a ragione presa
che conquista finalmente
suprema la saggezza
ma lei resta, sempre incompresa.

E all'indomani, torna la sconfitta
e troppo presto, è ripresa tutta
nell'infausto vortice, la belva vita
con violento scatto
sotto luci che riaccende
il nevrotico suo moto
e alla pace, le fa scacco
in questa somma, umana terra
dove assurda regna
sempre nostra guerra.
Composta domenica 5 febbraio 2012

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