Scritta da: Marco Nuzzo

Lettera ad un figlio

Sorretti
da indubbie certezze
saranno i ponti
dove muoverai
i primi passi insicuri
e poi di corsa,
lungo la vita
fuggirai,
lasciandomi distante
a recuperar fiato
figlio mio,
cavalcando
nuvole di cotone
che formano zebre
di latte;
e si,
sarai grande
perdendoti forse
negli anni a venire
le scale del cielo,
ma ricorda,
crescendo
non ignorare le stelle,
risplendi
del tuo essere
semplicemente te stesso,
senza mai appigli
sulle false pretese,
senza sentire ragioni
di mercanti
d'anime vuote,
ama i tuoi sogni,
realizzati dentro
e forse alla meta
io ci sarò,
li ad aspettarti,
solcando con te
l'agognato traguardo,
figlio mio.

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