Scritta da: Umberto Zavagno

Notte brava

La coca è ancora li
anche tu
ma non sul tavolo
nuda
gambe aperte
il sangue che ti cola
la bottiglia vuota
le braccia inerti
le bolle che ti escono
fai schifo
son caduto in basso
quel ventre molliccio
le tette flosce
fortuna la vista è andata
non vedo la pelle grinzosa
le tue cosce sembrano cuscini
vorrei raggiungerti ancora
la stanza non sta ferma
guardo le mie mani
conto
meglio prendere la scopa
sei pesante da spazzare
rotoli giù
le corde del mocio
son meglio dei tuoi capelli
il divano è lì
ormai da buttare
protesti per terra
le gambe scomposte
allunghi una mano
la bottiglia è vuota
rotola lontano
mi guardo in basso
fra una cosa e l'altra
ancora è servito
il bianco e il blu
fanno un bell'effetto
entrasse mia suocera
sarebbe la fine.
Composta mercoledì 10 gennaio 2001

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    Scritta da: Umberto Zavagno

    Commenti

    1
    postato da , il
    poesia provocazione,in momento folle

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