Scritta da: Marta Emme

Strani mondi

Tra il dire e il fare* (nell'educare), a volte
c'è di mezzo l'apparire* (esteriorità,
aspetto, omologazione ai modelli
ricorrenti), prima ancor del costruire.
L'apparire dunque, che, giacché lo
promuovi* (associazioni), lo devi anche
garantire. Ma con questa "boria" *
(presunzione) non ci può essere
onorevole storia* (vera integrazione).
Diventa poi pretesa* (apparire) ciò che
hai dato con la mano tesa. Dare
sostanza* (del saper fare e di sé) invece
è lungimiranza e fa diventar certezza la
speranza di costruir cittadinanza. Così
crescer nella verità* (dei propri limiti),
nell'umiltà* (di non pretendere ma
cogliendo l'essenza di ciò che si ha e si
conquista) e nella temperanza, soltanto,
fa diventar* (profughi minori non
accompagnati) un uomo di valore e di
creanza che saprà come onorar, delle
persone care, la lontananza. E, magari,
proprio là, potrà tornare ove c'è sviluppo
da portare; e chi meglio di lui lo saprà
fare! I figli dell'uomo sono frecce verso
il futuro e il suo costrutto, non son
bistecche* (carne da ammirare e pur
comprare e prelibata da gustare), non
prendiamo stecche, perché sennò,
rimaniamo davvero bloccati tutti nelle
basse e insidiose secche* (problemi).
Composta domenica 18 marzo 2018

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    Scritta da: Marta Emme
    Dedica:
    Ai giovani profughi minori non accompagnati seguiti nelle associazioni. Sulla loro formazione, a volte, ci sono idee un po' confuse. Secondo me.

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