Scritta da: Fabio Resta
Depredato mi fu il cuore,
il tintinnio di un pianoforte fa eco in un cuore ormai vuoto,
paralizzati sono i sentimenti nel buio della mente,
precipitando nel dolore cerco quelle mani che un giorno mi raccolsero afferrandomi nell'anima,
ormai stanco e senza forze, privo della volontà di proseguire rimango sospeso nel vuoto,
senza fine, la mia scesa nel oblio della notte dove i ricordi affiorano carichi di nostalgia del tempo che fu.
Pensieri malinconici suonano una melodia triste senza percepire alcuna nota,
occhi inondati da una violenta mareggiata riversano lo sconforto del senso di solitudine padrone del mio io.
Composta sabato 18 luglio 2015

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