Scritta da: Armando

Giorgio La Pira

Quante volte quelle parole ho ripensato,
buttate come un seme tra quei banchi
da quell'omino, che non ho scordato,
e che rivedo ormai con gli occhi stanchi.

Parole, trascinate via dal vento,
quando non si stava ad ascoltare,
ma che son ritornate ogni momento
se un dubbio mi stava a tormentare.

Parole forti, contro ogni violenza,
quella subita, nel periodo fascista,
parole dolci, per invocar clemenza
per quanti uscivan dalla diritta pista.

Parole amare, per deboli e sfruttati,
che non hanno alcun mezzo di difesa,
parole severe, per l'indifferenza degli stati
agli eccidi di gente povera e indifesa.

Semenza, sì, era proprio semenza
caduta in parte su un'arido terreno,
ma tant'altra ha generato conoscenza,
amor per gli altri, ricerca del sereno

nei rapporti interni alla famiglia,
nelle relazioni umane tra le genti,
nel rispetto per chi non ti somiglia,
restando vivo tra gli indifferenti.

Quelle parole oneste oggi risento
e sembrano assordanti dentro il cuore,
oggi, che tanti in questo firmamento
non seguon più la strada del Signore.
Composta giovedì 27 maggio 1999

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    Info

    Scritta da: Armando
    Riferimento:
    Ho conosciuto Giorgio La Pira all'inizio degli anni '60 mentre frequentavo la scuola di preparazione sindacale della Cisl di Firenze.
    La Pira venne a tenere una conferenza agli allievi della scuola ed il suo intervento fu tutto intercalato da incitamenti al nostro futuro ruolo di difensori degli interessi delle classi lavoratrici ma anche da invocazioni e richiami continui all'opera miracolosa della "Madonna". La cosa fece sorridere molti di noi che allora non avevamo capito il forte contenuto etico di questo misticismo esasperato. Solo in epoca successiva molti abbiamo compreso il forte legame di La Pira tra religione e spirito di servizio a favore della società e, soprattutto delle classi piùdeboli.
    Il finale della poesia non ha un contenuto liturgico come potrebbe sembrare, ma si riferisce al degrado dei rapporti tra le persone ed alla perdita dei valori di solidarietà ed impegno sociale. La poesia è stata scritta nel 1999.
    Dedica:
    A tutti coloro che ancora hanno dei valori di solidarietà ed impegno da tutelare e tramandare alle future generazioni.

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