Scritta da: Anna De Santis

Pazzia

Sereno come sempre, solo una smorfia sul viso,
nel vuoto guardavi, senza capire,
seduto su una sedia con il tuo strano sorriso,
avevi dato sfogo alla tua rabbia,
e quella donna, dolce
che amorevolmente ti assisteva,
più non rispondeva.
Tutto intorno sangue e disperazione,
tu con quel tuo strano sorriso,
guardavi senza alcuna emozione.
Avevano fatto in tempo a dichiararti pazzo,
non avevano ben valutato,
ad un certo punto ti sei alzato, ti sei lavato,
quel coltello tra le tue mani brillava
e lo guardavi ancora,
ti sei sentito un Dio, forse,
almeno per un'ora.

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    Scritta da: Anna De Santis

    Commenti

    3
    postato da , il
    grazie Nadia, vedi che purtroppo le poesie descrivono realtà accadute e l'emozione che si prova in certi casi è talmente forte che la descrizione è solo parziale dell'avvenuto. ti auguro buon natale.
    2
    postato da , il
    Bella
    1
    postato da , il
    Non e' proprio una poesia leggera e goliardica ,e' uno scritto che purtroppo e' vicino o addirittura sconfina con la realta'.
    che tragedie giornaliere che "forse "si potrebbero evitare.
    Ma quante volte dall'indifferenza totale scaturisce l'attimo di pazzia per rendersi visibili non solo al mondo ma soprattutto a quelli che ti stanno molto vicino e che mai ti hanno considerato.

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