Scritta da: Cristina Metta

Trattoria a conduzione familiare

L'alba sta ai sogni come un killer sta ai guanti di velluto
emergo dal sonno un po' selvatico con brame dissolute
sono una radice di rosmarino in fiore che allontana i mostri
il fitto cespuglio di aghi sono solo poemi in attesa di vita

ci sono tre cervi che corrono in città tanto sono liberi dopo la Pandemia - li invidio
l'azzurro col sole risorto è gasolio per il fiammifero cuore
sorseggio caffè con l'impronta della mano sul vetro della finestra
fissando laddove ogni fiore d'aprile degenera in colori

vieni fuori! _ il terrazzo non ha altri soffitti che il cosmo
vigili e stanchi come dopo aver fatto l'amore – il mondo risplende
stringiamoci nonostante il silenzio – alla pungente bellezza
potremmo volare volendo ma quali ali valgono il prezzo degli abbracci

guardaci!
insieme siamo una trattoria a conduzione familiare dove si vive bene
poche pretese ma il lusso di guardare al domani in due – è una stella
cui guardare quando il buio assoluto scende sul mondo
dammi ogni tuo pensiero il karma ogni tua paura... li renderò immensi

il tuo corpo sa di spezie stamattina
è tanto scostumato che farà infuriare natura
vieni... avvicinati alla mia bocca così sofferente
lascia stare il caffè... ho bel altri progetti

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