Scritta da: Antonella Marotta
Ora che non mi dici niente, ora
che non mi fai godere né soffrire,
tu sei la consueta dei miei giorni.
Assomigli ad un lago tutto uguale
sotto un cielo di latta tutto uguale.
Assonnato mi muovo sulla riva.
Non voglio non desider, neppure
penso.
Mi tocco per sentir se sono.
È l'essere e il non esser, come l'acqua
e il cielo di quel lago si confondono.
Diventa il mio dolore quel d'un altro
e la vita non è né lieta né triste.
T'odio, compagna assidua dei miei giorni,
che alla vita non mi sottrai, facendomi
come il sonno una cosa inanimata,
ma me la lasci solo rasentare.
Poiché son rassegnato a viver, voglio
che ad ogni ora del dì mi pesi sopra,
mi tocchi nella mia carne vitale.
Voglio il Dolore che m'abbranchi forte
e collochi nel centro della Vita.
Ora che non mi dici niente, ora
che non mi fai godere né soffrire,
io rassegnato aspetto che tu passi.

Immagini con frasi

    Info

    Scritta da: Antonella Marotta

    Commenti

    Invia il tuo commento
    Vota la frase:6.82 in 11 voti

    Disclaimer [leggi/nascondi]

    Guida alla scrittura dei commenti