Scritta da: Silvana Stremiz

Tristezza d'estate

Il sole, o lottatrice sulla sabbia assopita,

Nell'oro dei capelli un bagno languoroso

Ti scalda e ardendo incenso sulla gota nemica

Mescola con i pianti un incanto amoroso.

Quest'immobile calma e la fiamma del cielo

T'ha rattristata, o baci miei timorosi, e dici:

"Noi non saremo mai un sarcofago solo

Sotto il deserto antico e le palme felici! "

Ma la tua chioma fulva è un tiepido ruscello

Dove affondare fermi l'anima che ci assilla

E trovare quel Nulla che tu saper non puoi.

Io gusterò il belletto pianto dagli occhi tuoi:

Forse al cuor che colpisti esso donar saprà

Dell'azzurro e dei sassi l'insensibilità.

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