Scritta da: Zio Steve

Storia e farfalle colorate

Minuscoli paesi della Bosnia,
tra montagne di cartapesta e corsi d'acqua
che massaggiano l'udito.
Stradine sinuose,
come i sentieri dinnanzi le casette,
nei disegni dei bambini.
Case in blocchi di pietra, come cubetti di zucchero
e tetti con piccole tegole rosse.
Piccoli bar, dove all'ombra siedono gli anziani;
donne affaccendate, vanno su e giù per le strade.
Il tempo scorre lentamente,
lo straniero viene osservato con curiosità.
Comignoli sbuffano un morbido fumo bianco,
simile a schiuma;
terra che non è mai sazia del Sole,
nessuno lamenta questo torpore,
anzi, sembrano attirati,
gli appartiene, corrono a nutrirsi
di questa esplosione, una filigrana di raggi,
attirati come un'ape al suo fiore.
Antiche civiltà, sulla collina,
hanno lasciato, un piccolo castello;
anch'io l'ho costruito, tempo fa,
sul fresco pavimento della mia stanza.
Ora sotto i miei piedi
sento salire, diretto al nucleo della mia anima,
fino a raggiungere la mia crosta terrestre
un caldo che non soffoca,
anzi, mi scuote dentro,
come il furore, che rende sempre più appassionati;
la sconfinata orbita,
raggiunta dopo un bacio o una carezza.
Terra calda, di questa campagna,
inondata da una cascata d'oro.
Non lontano dal centro,
monoliti, con ominidi muniti di arco,
pronti alla caccia;
su quanta Storia, i miei piedi mi conducono,
le gambe sono instabili per l'emozione.
Qualcosa di incandescente, corre lungo la schiena
e mi ricorda il Cilento.
Stolac, Ottati, Mostar,
storia e farfalle colorate;
a Jaice cade una limpida pioggia;
si abbraccia la cascata con il fiume,
brancusiano bacio terra e acqua;
acqua del cielo si mescola a quella della terra;
castello interiore,
Santa Teresa d'Avila,
calda Reminiscenza,
che trova refrigerio, nelle acque della Neretva,
come un purificante Giordano;
la storia ha solcato la terra,
sono evidenti le radici,
come il solco che a Sant'Angelo
ha lasciato il Fasanella,
come quello che il Sebeto
a Napoli ha scavato il suo vallone
La civiltà fa da perno,
alla musica Naturale che c'è intorno,
come un Derviscico volteggiare,
un rilassante carillon,
una ninna nanna di zenzero,
in una magica notte dal cielo pentagrammato,
le note di un'arpa, in un chiostro antico.

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