Scritta da: Silvana Stremiz

Canzone

Quando le tue mani erano luna,
colsero dal giardino del cielo
i tuoi occhi, violette divine.

Che nostalgia, quando i tuoi occhi
ricordano, di notte, il loro cespo
alla luce morta delle tue mani!

Tutta la mia anima, col suo mondo,
metto nei miei occhi della terra,
per ammirarti, moglie splendida!

Non incontreranno le tue due violette
il leggiadro luogo a cui elevo
cogliendo nella mia anima l'increato?

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