Scritta da: Silvio Squillante

Perché parlo della tristezza?

Perché parlo della tristezza?
Perché se gioisco parole non ho
fumo con la pioggia
e butto giù sorrisi se fuori c'è sole.
Mai vissuto per respirar soltanto
sempre pronto a pieno polmoni a sentirmi vivo,
in fila a ricordami il colore del cielo
ho debiti con il mio futuro
perché indietro non mi volto mai.
Mi faccio male giù dal cuore,
un'altro graffio sulla pelle,
odio le speranze, le attese,
ma verso di te, io, non ho pretese,
ritardo anche il sonno,
per te mi deformo
sarò ciò che vuoi per non esser mai me stesso.
Perché parlo della tristezza?
Seguimi, come una stella,
e poi chiedimelo ancora
ma ti prego, non creder mai ad ogni mia parola,
sono nient'altro che il risultato del mio tempo
l'equazione di anni nulli,
di pensieri condivisi insieme al tormento.
Composta martedì 16 ottobre 2012

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