Scritta da: Silvio Squillante

Rintocco secco d'orologio...

Rintocco secco d'orologio,
il tempo inesorabile scrive didascalie imprevedibili.
Un giglio bianco lega la giovinetta ai suoi capelli,
gioiosa, lieta, spensierata
ma troppo giovane per esser donna,
lascia il passo alla sorella
sfrontata e bella come un narciso
che pur d'ammirare il mondo
nasce sui dislivelli di un burrone.

Rintocco secco d'orologio,
anche le più belle corolle un giorno avvizziranno.
Nostalgico è il fratello che mi invitò al sonno,
chiudendo mestamente gli occhi
mi stupii di quanto fossero malinconiche
le foglie scarlatte che scivolano via nel vento.
Un tremito gelido mi svegliò di soprassalto.
Vidi il padre pallido approssimarsi a me
e seminar morte osservando impettito un vecchio abete.
Composta venerdì 4 febbraio 2011

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    Info

    Scritta da: Silvio Squillante
    Riferimento:
    Questa poesia parla dello scorrere del tempo e delle sue modifiche sulla natura. Tutto nasce comunque da una mia intima convinzione: le stagioni sono una famiglia! Il padre è l'inverno la madre è la natura, le due figlie sono la primavera e l'estate (rispettivamente quella piccola e quella grande) ed infine c'è l'autunno, il figlio malinconico.

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