Scritta da: Antonino Gatto

Serenella

Sei cresciuta nel nostro giardino,
per volere di mamma e papà,
eri bimba e ci stavi vicino,
ora vivi in un altra città.

Abbiamo atteso un lungo periodo
per vederti sbocciare divina,
eri dolce col tuo viso candido,
sarai sempre la nostra piccina.

Fino a quando un giorno ci hai detto,
vado a vivere in un altro giardino,
questo letto mi sta troppo stretto,
troppe foto sul mio comodino.

Ed un bel giorno di maggio maturo,
mostrando al vento i tuoi petali in fiore,
ti sei allontanata al di là di quel muro,
che fino ad oggi ti ha taciuto l'amore.

Lillà dipinta, e profumo incantato,
giovane e bella nel tuo corto vestito,
non ci vuol niente ad averti notato,
e subito un uomo ti ha presto rapito.

Ma cade l'inverno, e l'estate finita,
ti ha fatto capire con grande dolore,
che non era il principe della tua vita,
se per averti ci ha messo due ore.

Oggi lontana dal nostro giardino,
ti senti libera, nella tua calda dimora,
di conquistare ogni nuovo vicino,
col tuo dolce profumo che sa di viola.

Ma non scordare, mia cara piccina,
il vero motivo per cui tu sei nata,
non farti potare ogni nuova mattina,
perché dai tuoi semi tu sarai ringraziata!
Composta domenica 14 novembre 2010

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    Info

    Scritta da: Antonino Gatto
    Riferimento:
    Serenella o Lillà (Syringa vulgaris).
    Le origini della serenella non sono semplici. Sarebbe stata introdotta in Europa dalla vicina Turchia. Le prime descrizioni risalgono al xvi secolo e si susseguono rapidamente dimostrando il successo e la veloce diffusione della pianta. In Turchia però sarebbe arrivata, come bottino di guerra, dalla Grecia dove già era coltivata. Il naturalista Rocher, infatti, nel 1828 ne individuò l'areale d'origine in Romania e più in generale nei Balcani.
    Comunque sia la serenella riuscì ad acclimatarsi perfettamente in molte zone dell'Europa ed anche nel nostro paese trova larga diffusione tanto da riuscire a naturalizzarsi con facilità riproducendosi per seme.

    Da arbusto a piccolo alberello
    Syringa vulgaris è un arbusto a foglia caduca capace di raggiungere col tempo ed in condizioni favorevoli anche la ragguardevole altezza di sette metri, ma nella maggior parte dei casi si ferma a misure assai più modeste. Si presenta come un cespuglio, sempre molto ramificato, che tende ad allargarsi per la capacità della pianta di produrre numerosi polloni. Le piante allevate ad alberello possono formare tronchi del diametro di 15-18 cm.
    La forma a cuore delle foglie rende inconfondibile la pianta anche quando è priva di fiori o è allo stadio giovanile. Le foglie dei rami più bassi sono più grandi di quelle dei rami alti o di quelle poste in posizione terminale. Sono lunghe da 5 a 10 cm, e larghe più o meno altrettanto. Le foglie nuove sono inizialmente di un colore rossastro.
    I fiori, vero punto di forza, sono raccolti in pannocchie a forma piramidale. Si formano sui rami dell'anno precedente in posizione terminale. Proprio per questa ragione una potatura generalizzata della pianta può essere causa di una fioritura assente o molto ridotta l'anno successivo all'intervento.
    I fiori di color lillà sono profumatissimi. Caratteristica questa che si è in parte o totalmente persa in molti ibridi caratterizzati da fioriture di colore diverso, doppie, o più copiose.

    Buone norme di coltivazione
    La serenella va messa a dimora in autunno o a primavera. Si scava una buca grande almeno il doppio della zolla. Si tolgono le pietre e si mescola il terreno di scavo con un poco di calce se è acido e con un concime organico a lenta cessione come la farina d'ossa. La terra deve essere ben compattata prima di bagnare il terreno. Per contrastare la crescita di erbacce si impiega una pacciamatura con materiale vegetale. Il terreno ideale deve essere abbastanza pesante ed umido, nei terreni sciolti e asciutti la serenella stenta.
    La posizione scelta deve essere sempre in pieno sole, perché in ombra parziale le piante non riescono a svilupparsi a pieno e fioriscono in misura ridotta solo sui rami meglio esposti. È preferibile scegliere anche posizioni al riparo dei venti dominanti.
    A primavera si impiega una letamazione con materiale molto maturo da interrare leggermente alla base dei cespugli.
    Una potatura generalizzata ad un'altezza di circa 30 cm serve a rinnovare cespugli invecchiati e senza forma.

    Non richiede cure particolari, se non l'avvertenza di eliminare le pannocchie sfiorite. In questo modo non si svilupperanno i semi e la pianta non disperderà inutili energie producendo nell'anno successivo un maggior numero di fiori. I semi anneriscono e non sono belli a vedere, possono esserne lasciati alcuni sulle piante se si intende offrire cibo agli uccelli selvatici che se ne nutrono.

    Per avere nuove piante
    La riproduzione per seme è lenta e sono necessari diversi anni di attesa per la prima fioritura. Le talee legnose si effettuano a fine estate, mentre la divisione dei polloni può essere fatta in qualsiasi stagione ad eccezione del periodo della fioritura.

    In giardino
    La serenella fiorisce nel mese di maggio, anticipando o ritardando secondo l'altitudine e dell'esposizione; per il resto dell'estate è un cespuglio verde capace d'ombra, ma dalle forme leggere, poco invadente, che forma una quinta per coprire o far risaltare fioriture diverse. Si abbina a meli da fiore, per contemporaneità, a Clemantis montana, a Camassia scilloides, a bulbose che necessitino di un fresco riparo dal sole.
    Può essere coltivata isolata, o meglio in macchie, per dare maggiore risalto alla fioritura, oppure in siepe.
    Il consiglio, per chi abita in campagna, può essere quello di mettere a dimora cespugli anche al di fuori dei confini dell'area cortiliva, lungo la strada, vicino agli ingressi, al di fuori di una recinzione, purché non si invadano altrui proprietà, ripetendo quello che spesso era l'uso nelle vecchie case padronali della pianura.
    Dedica:
    A tutte le donne che vivono da sole, ed a tutte le loro mamme che vorrebbero diventare nonne...

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