La Condanna dell'Amore

Ogni giorno muoio di invidia.
Non chiesi di nascere, per questo vivrò come voglio. Ma non posso.
Il diavolo della solitudine esplode in me, ma il solo eco si manifesta.
L'essere libero da affetti,
da traboccanti convenzioni,
colmo di sfortuna apparente; questo io desidero.
Non aver nulla fa prender coscienza dello spirito
e suggella l'esaltarsi al supremo.
Le catene dell'anima, come pugni che stringono il cuore
mozzano l'ascesa a se stessi.
Ogni giorno muoio d'invidia.
Il voler bene dell'infanzia io maledico,
il naturale onore al padre e alla madre che mi strazia,
il concedere la vittoria all'amore che non ho mai desiderato.
Ogni giorno muoio d'invidia.
Nascere privi d'amore è libertà, il nascere amati un impedimento.
La condanna dell'amore sgretola in me il coraggio dell'abbandono,
il bisogno di non aver niente e lo spirito danzante dal vivere.
Ogni giorno muoio d'invidia,
risorgo col pentimento,
e convivo col tormento.
Composta mercoledì 3 marzo 2010

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