Scritta da: Giuseppe Catalfamo

Man machine

Nuovo mattino, macchina uomo accende i fanali.
Ottani di caffè, incontro a soliti voli.

Stondate finestre per tanti son chiuse, climatizzato è l'uomo fiero.
Imponenti altri, gomito al vento, intonano tronfi - Un italiano vero-

Chi poggia posteriori ruote in claustrofobici uffici.
Chi, ghignando, stantuffa pistoni arrugginiti.

Tramonto, è finita, ascensore, garage, che bella è la vita.
Altri milioni sfumano benza-Non esce un buco, Madonna che sfiga-

Ecco ch'è sera, via l'abito d'auto, l'uomo "normale" vuol fare l'amore.
I più integrati, ancorché consumati, aggiungono olio, si fan tamponare.
Composta giovedì 4 marzo 1943

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    Scritta da: Giuseppe Catalfamo

    Commenti

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    postato da , il
    Eh eh..nun te scervellà :)
    La data l'avevo messa solo per goliardia quando avevo una decina di frasi in 'aspettativa' da nà vita :)
    Ho pensato,,,,,<magari vanno per data di 'parto'> ....
    Smack Danuccia
    3
    postato da , il
    Interessante parallelo ...ben steso...ma la data di composizione mi aveva tratto in inganno pensando a Lucio Dalla...dimmi di più barcollo da un caffè all'altro :-)))
    2
    postato da , il
    Allora attendo commento più nervioso :))
    1
    postato da , il
    Questa la rileggo dopo il secondo caffè :-)))

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