Filastrocche


Scritta da: TERESA ESPOSITO
in Poesie (Filastrocche)

Da bruchino a farfalla

Sei quel bambino che studia gioca e ama
e cerca la strada della sua fama.
Come un bruchino che pian pianino
tra intemperie cercava il cammino.
Ora sei tu una farfalla graziosa
che ogni giorno vola curiosa,
succhia il sapere d'ogni conoscenza
come nettare di sopravvivenza;
si posa, poi vola liberamente
e di conoscenze arricchisce la mente,
e trasformando i saperi in abilità
i suoi voli saran di qualità.
Bravo bambino, viaggia come alice
e l'anno a scuola sarà un volo felice,
visiterai un mondo inesplorato
e d'ogni emozione ne sarai affamato.
Prima eri bruchino, ora farfalla variopinta,
vola liberamente, e fallo con grinta.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Bernardo Panzeca
    in Poesie (Filastrocche)

    La palla arancione

    Ricordo ancora
    quella palla
    colorata,
    sembrava quasi
    un bicchiere d'aranciata.
    Non vi era emporio
    che non l'avesse sui muri,
    in alto, bella ed in mostra
    quasi fosse una magica giostra.
    Era dentro una retina,
    e non vi era bambino
    che alla suo vedere
    non versava lacrime
    per poterla avere.
    Non vi era altro gioco
    che si desiderava,
    a quei tempi
    con poco ci si cibava.
    Erano giorni davvero felici,
    bastava una palla
    e non una bici.
    Attorno ad essa
    accorrevano in tanti,
    a costo della vita
    la si difendeva come i fanti.
    Riuniva intere vie e quartieri,
    bastava tirarla su un cancello
    e da lì a poco un capannello.
    Era una grande amica,
    e quando si era assieme
    non vi era mai alcuna fatica.
    Di tanto in tanto
    ancora la sogno
    E quando mi sveglio
    ne avverto tutt'ora bisogno.
    Composta domenica 11 aprile 2021
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Alisia7
      in Poesie (Filastrocche)

      Primavera

      L'inverno sussurrò alla primavera:
      "Tra qualche giorno io sparirò."
      La primavera rispose regalando un mazzo di mimose.
      Le farfalle già svolazzano tra i prati di mille colori che riempiono i cuori.
      Le rose, i tulipani e le violette si preparano perfette, per incontrare il sole che dona tanto calore.
      La margherita, invidiosa, di bianco e di giallo si colorò e gridò a squarciagola, mentre era nell'aiuola:
      "Ogni petalo offrirò e prometto che a m'ama, non m'ama giocherò..."
      Intanto, le rondini nel cielo allontanano il gelo.
      Dal lungo letargo molti animali si fan largo.
      I pittori con i loro pennelli, mostrano paesaggi, portandoti in lunghi viaggi.
      I poeti sognano ad occhi aperti ed i loro versi ti portano in tanti universi.
      Dolce primavera, si sente già l'atmosfera.
      Composta venerdì 12 marzo 2021
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Carmine De Masi
        in Poesie (Filastrocche)

        La meraviglia del Natale

        Una pecora s'è smarrita
        era piccina e impaurita
        la pastorella molto paziente
        chiedeva in giro a tanta gente,
        la pecorella si mise a belare
        e cominciò a camminare
        giunse davanti alla capanna
        sentì cantare la ninna nanna,
        sulla grotta la stella splendeva
        Gesù bambino nella stalla nasceva
        la pecorella meravigliata
        dalla luce è stata abbagliata,
        vide un bambino sorridente
        davanti alla grotta tanta gente
        ha incontrato la pastorella
        ora è felice la pecorella
        giunti tre magi dall'oriente
        sono stati accolti festosamente
        l'accaduto è molto rilevante
        la nascita di Gesù è affascinante.
        Composta mercoledì 16 dicembre 2020
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Bernardo Panzeca
          in Poesie (Filastrocche)

          Santa Lucia

          C'era una notte
          nel mese di dicembre
          dove una Santa
          girovagava da sempre.
          Un asinello la accompagnava
          in giro per il mondo
          la Santa andava.
          Porte e finestre si spalancavano
          al suo passaggio tanti desideri
          i bambini le affidavano.
          Lei felice le letterine leggeva
          il suo asinello tanta acqua beveva.
          Tanta strada Santa Lucia faceva
          pur di esaudire
          chiunque glielo chiedeva.
          Nonostante la tanta stanchezza
          a lei bastava solo una carezza,
          mentre carote e mandarini
          all'asinello donavano i bambini.
          Entro il giorno doveva finire
          Santa Lucia per poter gioire.
          Bastava svegliarsi di buon mattino
          per far felice il proprio cuoricino,
          dolci giocattoli e sorrisi si trovavano
          con tante preghiere
          tutti quanti Santa Lucia ringraziavano.
          Composta domenica 13 dicembre 2020
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Miriam Poesia
            in Poesie (Filastrocche)

            Santa Lucia

            Cara Santa Lucia,
            ogni anno lasci una scia
            di doni desiderati
            e a volte inaspettati.
            Quanta allegria!
            Quanta magia!

            Sei la stella dei bambini
            porti dolci e cioccolatini.
            Sei luce nella fredda notte
            quando arrivi a mezzanotte.

            Quando scoccano i rintocchi
            devo chiudere gli occhi
            ma so bene che il regalo arriverà.
            Evviva, che felicità!

            E quando sarò grande
            non scorderò tutto l'amore
            che dal tuo cuore si espande.
            Composta mercoledì 9 dicembre 2020
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Paolo Delladio
              in Poesie (Filastrocche)

              LA CAMPANELLA

              Suona suona campanella
              c'è un'alunna birbantella
              non sorride e non favella
              tiene stretta la sua cartella
              lesta corre, è una gazzella

              suona suona campanella
              porto un fiore alla bidella
              la delizia della genzianella
              ricreazione con la mortadella
              nel cielo vola una rondinella

              suona suona campanella
              vedrò mai la mia pagella?
              C'era una volta la varicella
              or c'è il covid, ti accoltella
              spensierato balla pulcinella.
              Vota la poesia: Commenta