Sentire le parole
se non ci ameremo più
mi mettono angoscia,
mi domando come
potremo non amarci più,
tutta questa strada
in salita
a cosa è servita,
dobbiamo solo aspettare la discesa
sarà lunghissima
come lunga è stata la rimonta,
poco importa se ci odieremo
poco importa se non ci vedremo
poco importa se non ci sopporteremo,
quel che conta è che siamo
legati da un filo
molto sottile,
ed ogni volta che ci perderemo
basterà cercare quel filo
difficile da trovare per quanto sottile è
ci farà ammattire
spazientire
e perdere la voglia
ma quel sottile filo
durissimo da rompere
ci permetterà di ritrovarci sempre,
solo quando seguendo quel filo
mi dovessi rendere conto
che dall'altro capo non ci sei più
allora si che piangerò
... spero non succeda mai
quel filo tiene la mia anima legata a me.
Pablitos Los Sconditos
Vota la poesia: Commenta
    Quanta musica ho sentito, a te
    quante cose ho letto, l'infinito
    quante foto ho guardato, di donne
    quanti film ho guardato, clou atlas
    quante stelle ho contato, cadenti
    quante coppie ho incrociato, persone felici
    quanto sole ho preso, sulla pelle
    quante parole ho udito, amore
    quanti bambini ho visto, le gioia

    quella musica ora mi fa piangere
    quelle poesie mi fanno piangere
    quelle donne mi fanno piangere
    quel film mi fa piangere
    quelle stelle mi fanno piangere
    quelle coppie mi fanno piangere
    il sole mi fa piangere
    l amore mi fa piangere
    i bambini mi fanno piangere

    quella musica mi fa capire mille cose
    quelle poesie mi fanno amare
    quelle donne sono niente in confronto a te
    quel film mi da false speranze
    quelle stelle quanti desideri sprecati
    quelle coppie mi fanno ricordare
    il sole mi fa programmare
    l amore non mi fa più vivere
    i bambini mi fanno tenerezza

    la musica diceva quello che provavo
    le poesie erano ciò che volevo scrivere
    le donne mi facevano capire quanto fossi fortunato
    il film, è solo un film la vita non è così
    le stelle, ho desiderato sempre te tutte le notti
    le coppie mi fanno capire come era bello
    il sole, lo guardo e penso chissà che avremmo fatto oggi
    l amore tutto quello che mi rimane, il resto e morto
    i bambini, quei bambini che non avrò mai con te

    tutto si e trasformato
    tutto
    è passato da nulla, gioia, dolore.
    Pablitos Los Sconditos
    Composta venerdì 30 novembre 2012
    Vota la poesia: Commenta
      Il mio nemico sono io
      la mia paura l'alimento io
      la mia infelicità la costruisco io

      io sono ciò che voglio essere
      ma non sono chi vorrei

      i miei problemi li creo io
      i miei difetti li faccio nascere io
      i miei danni li provoco io

      quanto è vero che tutti i mali ce li facciamo noi
      è fin troppo facile farsi male

      perché l'amore non è altrettanto facile

      Iddio, quanto è difficile farci del bene.
      Pablitos Los Sconditos
      Composta venerdì 30 novembre 2012
      Vota la poesia: Commenta
        Non so che fare,
        Quello che desideravo ê arrivato
        Inaspettato e violento, bello e solare
        Un petardo esploso in faccia, un sorriso stampato in faccia
        Crudele come sempre ma dolce come non mai
        Mi sento tranquillo
        Ma non mi sento felice
        Non ancora
        Lo sarò? 
        Lo pregherei in tutte le lingue
        Ma non le so
        So solo la mia di lingua 
        Che comprendo solo io 
        Chi tradurrà le mie parole al mondo? 
        Chi pregherà per me in tutte le lingue del mondo
        C'è qualcuno al mondo che mi comprende?
        Ho bisogno di parlare 
        Con qualcuno che mi capisce 
        Che fa capire a tutti ciò che provo
        Che traduca la mia anima
        Perché sola sta impazzendo 
        E inizia a non capire nemmeno se stessa

        Chi sta solo finisce per impazzire e non comprendere più ciò che esce dalla sua bocca
        E muore convinto di essere solo senza nemmeno se stesso

        Dove sei?
        Pablitos Los Sconditos
        Composta venerdì 30 novembre 2012
        Vota la poesia: Commenta
          Mi odio
          Odio me stesso
          Per tutto ciò che non ho fatto
          Per ciò che ho fatto
          Per cosa ho perso
          Mi odio
          Per non aver fatto abbastanza
          Per non aver capito in tempo
          Per non aver agito in tempo
          Mi sento senza cuore
          Senza nulla
          Odio tutto del mio essere
          Quel tutto che mi ha portato alla rovina
          Che mi sta facendo morire lentamente
          Quel tutto di me
          Che non mi ha fatto dire ti amo
          Quello che non mi ha fatto dire sei bellissima
          Quel che non mi ha fatto realizzare nella vita
          Odio tutto di me
          Odio ciò che non mi ha fatto guardare le stelle cadenti abbracciati
          Odio ciò che non mi ha dato coraggio di dirti mi vuoi sposare in tempo
          Odio me
          Quello che ti ha deluso
          Fermato il cuore
          Io
          Mi odio
          Per il male e le sofferenze causate
          Odio il non averti conosciuta veramente
          Il tempo perso dietro a cose inutili
          Mi sento un assassino
          Perché ti ho lentamente ucciso
          Mi odio per chi non nascerà più
          Odio tutto di me persino i miei sogni
          Mi sento una odio enorme dentro che vuole uscire
          Una rabbia che vuole esplodere
          Una forza che mi rompe le ossa
          Un energia che mi fulmina i peli
          Sento di poter distruggere il mondo
          Di poterlo spaccare in due
          Ma non mi importa nulla del mondo
          Senza te
          Mi odio perché sono qui a fare nulla
          Non so come far uscire tutto questo odio
          Non so come fare
          Mi odio anche per questo
          Odio sprecare questa forza che sento

          Tanto non cambierebbe nulla
          Oramai sei innamorata

          Mi odio da morire.
          Pablitos Los Sconditos
          Composta sabato 30 novembre 2013
          Vota la poesia: Commenta
            Tutte quelle promesse, tutte quelle parole, mi sono entrate dentro nel sangue scorrono con esso mi tengono in vita così come mi tiene in vita il sangue
            Quelle parole e quelle promesse hanno avuto un peso enorme su di me un peso inimmaginabile, mi sono rimaste addosso come se me le avessero cucite sulla pelle le sento di continuo, le sogno di continuo hanno scosso tutto di me mi è rimasto un segno in me di una profondità che nessuna luce e nessun suono può raggiungere quelle parole e quelle promesse hanno raggiunto il confine più lontano del mio animo un posto dove prima non c'era nulla, il vuoto assoluto era diventato pieno di bene
            Tutto era stato riempito di amore ora non c'è più nulla a riempire le mie cicatrici il pavimento dove camminavo è crollato tutto sono sprofondato in fondo ad un abisso, senza fine
            Io ora mi trovo in quel posto... Solo in fondo ad un abisso buio dove non c'è niente un abisso dove non vedo luce un abisso dove non sento musica un abisso in cui nemmeno la mia anima ha il coraggio di entrare l'unica cosa che le mie orecchie sentono sono quelle parole, quelle promesse, quel si, la tua voce soave l'unica cosa che vedo in mezzo all'oscurità sei te e quel bellissimo sorriso che mi ha aperto il paradiso la mia unica speranza...
            Solo te
            Tu non ci sei mi hai abbandonato vedo e sento solo dei resti di quella materia che prima riempiva quell'abisso quella materia che chiudeva tutte le mie ferite quella materia eri te
            Ora un fantasma, mi illude, mi illude continuamente in una speranza che non avverrà mai si prende gioco di me, mi deride alle spalle infierisce sul mio corpo malconcio mi dice "povero sciocco non tornerà mai, resterai per sempre qui a soffrire"
            Sento che da quel buco non ne uscirò mai solo te puoi farmi uscire da quel fosso senza fine solo te puoi riportarmi alla vita non arrivi... Perché? Non arriverai mai... Lo so lo sento mi sento solo abbandonato a me stesso
            Ho paura tanta paura per me per la fine che farà ciò che è rimasto di me un briciolo di ossa rotte dalla caduta
            Grido aiuto con tutta la mia forza ma non mi senti grido aiuto disperatamente con tutta la mia voce ma non arrivi grido talmente tanto che non ho più voce persino la mia gola si vuole arrendere sono senza voce e non posso più gridare ma dentro la mia testa continuo mi fa male la testa da quanto grido mi fa male tutto da quanto piango la disperazione è la mia unica compagnia
            Continuo a cercare qualcosa, alzo il braccio nella speranza di sentire la tua mano che mi tira fuori da quel precipizio ma non sento arrivare niente non vedo nessuna luce, nessuna voce mi tranquillizza
            Non succede nulla
            Mi sento lentamente morire sempre di più ogni giorno che passa, ogni giorno è un agonia peggiore sono sempre più debole oramai sono sdraiato e non riesco nemmeno ad alzarmi in piedi, la vita comincia a non avere più senso per me respiro e basta tutto diventa sempre più fondo persino l'aria fa fatica a raggiungermi mi sento soffocare non respiro mi manca tutto non resisto
            Sto solo aspettando la mia ora sono solo un debole.
            Pablitos Los Sconditos
            Vota la poesia: Commenta