Il vento urla l'angoscia di chi soffre o ride sguaiato dei sogni... rumoroso, piange la solitudine o, tra i rami, sibila per stordire il silenzio. E il vento soffia per disperdere sconforti o, in vorticosi mulinelli, accumula sconfitte nei vicoli bui dell'esistenza. Ancora... dimmi... un vento deciso porta via le nubi della gelosia o, indifferente, le addensa costringendo il dubbio ad avvolgere la mente. Ti prego, è il vento che smuove i miei capelli, o il ricordo delle tue mani... Il suo insistente mormorio è il pensiero della tua voce o solo folate di rimpianto che scuotono le persiane chiuse del mio stanco sogno. Dimmi è nel vento il tuo profumo?
Vorrei donarti scale d'infinito per raggiungere l'Olimpo dei sogni... Ti darei ali, piume di vento, per spaziare emozioni e, ad ogni palpito, il tuo sorriso darebbe più calore del sole e illuminerebbe gli antri oscuri del silenzio... Vorrei arcobaleni per vestire la tua anima di colori ma ho solo parole per invogliare desideri e, con i miei pensieri, posso offrire miraggi di certezze ad assecondare di coraggio il viaggio della tua vita, lastricando di fiducia quel sentiero che conduce solo al destino.
S'ode l'urlo del mondo che trema ormai il tuo silenzio... Michael. Voce, musica, voglia di gioventù nel tuo volto che rincorreva l'impossibile dei desideri. Cinquanta il tempo della vita per consegnarti mito ... Tu, che sei stato e resterai fra i miti nel pensiero. Peccatore forse di lustrini, ammaliatore d'intenti ma il cuore tuo no... Era come il nostro nei tempi d'ingenuità dove note si addensavano di parole ripetute, cantate, trasformate in inno di quei sogni che hai creato, vitali di passato immortali di futuro.
E cercherei luce bianca per non accorgermi di ombre invadenti... ma lascerei che riflessi addolcissero ciuffi di capelli per accarezzare anche solo con lo sguardo il tuo profilo sfumato.
E il sorriso coltiverei nel tuo sorriso per trovare spazi di gioia solo nell'avvertire un fiato che mi sfiora... appena.
... e gli occhi miei non si arrenderebbero alla penombra dell'incoscienza, ti troverebbero ugualmente in tutte quelle cose che sanno di te.
E cercherei l'infinito in un solo bacio vagheggiato che si anima nell'immagine di un amore che, testardo solo nel mio cuore, è ancora tempesta.
Ho sospirato notti buie che più veloci s'imbiancassero d'alba... ho cercato luce che portasse chiarore nei pensieri... Come un sogno ho attraversato spazio mentale che ha fermato il tempo e vi ho ritrovato quei primi sorrisi, quelle prime timide parole al gioco ridente di echi lasciati vagare alla brezza di un'età che non evocava passato... Ho lasciato orme ... ricordo sulla quella sabbia che solleticava i nostri corpi e che tra mani poi, impazienti, scivolava su ogni momento di sensualità tra spruzzi di mare accogliente... Come un sogno ancora m'incanto ai flussi dell'onda che intona sempre lo stesso canto e mai stanca del suo disperdersi in gocce ... solo lei ignara e indifferente della nostalgia.