Ho ravvisato la tua immagine
arroccata da un muro di vetro,
ho martellato coi pugni di rabbia
le bitte il timone gli ormeggi
per poterti afferrare.
Ho inalveato il mio fiume
nel tuo letto
per confondere le nostre acque.
Ho bruschinato le ingiurie del tempo
come crespe sulla mia fronte
con la spazzola delle illusioni
per condurti alla quintessenza.
Ho accecato gli occhi del giorno
per nascondere il buio del cuore,
ho coltivato nel libro dei sogni
cristalli di stelle
per regalarli ai tuoi occhi.
Ho investito le suole dei piedi
per deserti, per nuvole e mari,
ho contato gli occhi buttati
come sassi sulla mia pelle,
ho consumato tutti i pensieri...
Ma sono arrivato troppo tardi
quando ancora non eri nata
perciò non ho potuto abbracciarti.
Giuseppe Stracuzzi
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    Coime faccio a lasciarti

    La mia anima vive
    nel subbuglio
    di un cielo stellato
    dove stelle cadenti
    che ho raccolto
    stanno bruciando i fogli
    del mio libro di sogni
    col bagliore.
    Come faccio a lasciarti
    se ti incontro ogni notte
    prima di addormentarmi,
    se mi sfiora il tuo vento,
    se pure la tua cenere spenta
    mi entra negli occhi...
    Come faccio a lasciarti
    se conservo sorrisi imbalsamati
    in un astuccio d'oro,
    le tue mani dal sapore di cielo,
    baci sfiorati
    ed un altare
    dove ogni sera
    prima di addormentarmi
    pianto un fiore.
    La tua ombra è incollata
    al mio respiro
    ma gravano colpi di scalpello
    sull'incedere muto.
    Giuseppe Stracuzzi
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      La favola della notte

      Musa che accendi
      tremolanti fuochi,
      fiume che scorri tra le rive
      della sera e dell'alba,
      le tue virtù pacate
      i tuoi silenzi
      suonano dolcemente,
      si condensano l'ombre
      come spalmate oasi di tempo,
      escono i puntini sempre accesi
      dai labirinti ignoti,
      sfogliano i desideri tra le dita...

      un'isola incantata sempre verde
      lambisce il mare l'onda di confini
      la riva nuda come una conchiglia
      dove la spuma palpitante volta
      lungo le insenature color miele,
      maturano le notti fior di stelle
      sullo stelo di sogni tra le righe
      della favola dolce dove un bacio
      sveglia la principessa addormentata.
      Giuseppe Stracuzzi
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