Le migliori poesie di Giuseppe Romano (Jioriu)

Nato lunedì 7 gennaio 1985 a Formia (LT) (Italia)
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Scritta da: Giuseppe Romano

Così vicini

Parole d'affetto, frasi di coraggio
sono quelle che nascono dal tuo cuore,
rivedo il sole dalla mia stanza
è caldo e soffice ogni suo raggio
riesce a scacciare da me ogni dolore
facendomi guardare oltre ogni speranza.
E tu dolce angelo lontano
che delicatamente accarezzi la mia anima,
mi abbandoni nella serenità
senza lasciare mai la mia mano,
aiutandomi a risalire questa vetta
trasformando in forza la mia fragilità.
Sotto questo tappeto di stelle
giungono ad incontrarsi i nostri destini
avvolti in un tenero abbraccio,
sento il tremore sulla mia pelle
ora che siamo così vicini
ed uniti da un folle bacio.
Giuseppe Romano (Jioriu)
Composta sabato 28 aprile 2007
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    Scritta da: Giuseppe Romano

    Notte

    Tuona la voce del cieco cielo
    anche egli simile a me
    privo d'ogni luce che porga zelo,
    odo la sua rabbia salire
    e par che mi voglia scuotere
    con un immenso ardire.
    Questa notte tempestosa e tetra
    penetra nel mio eterno oblio
    ove il passato rende il cuore pietra,
    cosi la tua figura prende vita
    nei meandri di quest'anima
    il tuo ricordo mi perseguita
    celando raggi d'amore,
    piccoli attimi d'abbandono
    che colmavano l'animo d'ardore,
    fin quando non fui il tuo predio
    per poi cadere in questo male
    a cui non esiste rimedio.
    Giuseppe Romano (Jioriu)
    Composta lunedì 26 aprile 2004
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      Scritta da: Giuseppe Romano

      Angelo decaduto

      Sotto lo sguardo di un cielo cupo e tempestoso
      ricalco il mio passato,
      cristalli di memoria rendono l'animo furioso
      ed il cuore travagliato,
      chi vive nel passato muore in un istante,
      poiché Crono non torna indietro
      e non mi resta che rimuovere la tua figura accecante
      sotto questo cielo tetro!
      Ormai da troppo la disperazione mi accompagna,
      lei insieme a te angelo decaduto,
      cadi come la pioggia che il mio viso bagna
      e richiami il dolore che per troppo ho conosciuto!
      Ecco cessare la tempesta
      e il cielo finita la sua danza
      abbandona la sua ira funesta
      mostrando luce di speranza.
      Come una fenice dalle proprie cenerei rigenerata
      volerò verso altri orizzonti lontani,
      dimenticando quello che sei stata
      accarezzando nuove mani!
      Giuseppe Romano (Jioriu)
      Composta giovedì 11 marzo 2004
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        Scritta da: Giuseppe Romano

        Caldi sospiri

        Si incrociano i nostri sguardi,
        sotto gli occhi attenti delle stelle
        e fanno presto le carezze
        a rendersi più audaci
        ed ecco le mie mani
        scivolare sulla tua pelle,
        la tua bocca sulla mia
        i nostri corpi uniti dal desiderio,
        più leggero nel suo abbraccio forte
        in questa danza di caldi sospiri
        solleva sempre più in alto l'anima
        distruggendo le sue malinconie
        con la furia della passione
        in questa notte di piacere.
        Giuseppe Romano (Jioriu)
        Composta venerdì 20 ottobre 2006
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          Scritta da: Giuseppe Romano

          Quello che sei per me

          Cammino con passo deciso e cauto, percorro la strada da te indicata,
          ed il cuore non tarda ad iniziare un canto di delirio
          ricordando quello che sei per me in questa via desolata:
          acqua che travolge delicatamente dissetando l'anima
          fuoco che brucia dentro ed accende la passione
          vento che spazza via la malinconia più infima
          luce che illumina ed accompagna ogni mia apprensione.
          Sono ormai giunto alla fine di questo sentiero,
          i miei occhi ancora non ti vedono arrivare
          e tutto intorno inizia a diventare cupo e nero
          quando finalmente da lontano vedo la tua figura brillare.
          Eccoti qui, bella da intimorire, dove sei stata tutto questo tempo?
          Stavo quasi per andarmene lo sai? Ma il desiderio di te ha sconfitto la paura,
          e sei apparsa proprio come quando nel cielo appare un lampo
          ad illuminare le tenebre di una profonda notte scura.
          Il tuo sguardo chiarisce ogni mio dubbio ed uccide ogni mio timore,
          ora posso finalmente scorgere un orizzonte limpido e sereno
          e insieme a te volerò in un cielo dove non esiste alcun dolore.
          Giuseppe Romano (Jioriu)
          Composta mercoledì 11 maggio 2011
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            Scritta da: Giuseppe Romano

            Lacrime di sangue

            Demoni che dal passato rinascono
            si avvicinano alle porte dell'animo,
            con passo deciso e veloce avanzano
            sicuri di divorarlo in un attimo.
            La paura è valida alleata se controllata,
            ella sarà come fuoco che li ridurrà in cenere
            e come acqua che li travolgerà con un'ondata,
            è l'ora di reagire non di temere.
            Aspetto senza pensare a fuggire,
            il coraggio si fa spazio nel mio cuore
            e a loro non resterà che morire
            davanti ad un'anima così gonfia di furore.
            La mia mente gli diede forza e vita
            ma il momento è finalmente arrivato
            questa sarà la loro ultima visita
            e non ci saranno ricordi di quello che è stato,
            dai miei occhi lacrime di sangue sgorgheranno
            e porteranno via da me ogni sofferenza,
            contro questo spirito nulla potranno:
            li spazzerà via con rabbia e violenza.
            Giuseppe Romano (Jioriu)
            Composta giovedì 19 maggio 2011
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              Scritta da: Giuseppe Romano

              Mi fa quasi pena

              Oggi il mio passato torna a farmi visita,
              bussa alla mia porta con superbia ed arroganza
              convinto che faccia ancora parte della mia vita,
              non sa cosa è successo durante la sua assenza.
              Pare proprio che per lui nulla è cambiato,
              lo guardo e rido con gusto, mi fa quasi pena,
              dopo aver buttato via il mio cuore, è tornato,
              ma la sua parola ora è leggera come una falena.
              Non riesce a capire cosa stia succedendo,
              è confuso, osserva silenzioso il mio fare indifferente,
              senza successo, prova a scoprire a cosa stia pensando,
              si rende conto che non riesce più a scrutare la mia mente.
              Comprende allora che la mia anima ormai è legata
              a colei che venne dopo il suo abbandono,
              ha dimenticato da molto quello che è stata
              e da lei solo indifferenza avrà in dono.
              Giuseppe Romano (Jioriu)
              Composta sabato 18 giugno 2011
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