Poesie di Giuseppe Lonatro

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Scritta da: Giuseppe LONATRO

Wish you were here (a mia madre)

Vorrei che fossi ancora qui
tra queste mura
per le strade che percorro
tra le braccia e il calore
di un giorno

Vorrei che fossi ancora qui
per tenerti stretta ancora
al mio cuore
per raccogliere un mio
sorriso

Vorrei che fossi ancora qui
alzo gli occhi al cielo
e sento la tua anima
dentro di me
ancora la tua voce...
Giuseppe Lonatro
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    Scritta da: Giuseppe LONATRO

    Marì

    Marì sola nel grande letto
    coi capelli arruffati
    e il naso infreddolito
    che cerca la risposta ad un calore mai arrivato.

    Mari che si bagna le ossa
    e rimane ferma ad aspettare
    come l'acqua di un fiume
    che se ne va.

    Marì che si bagna di un pianto che pochi hanno sentito.
    Marì che sente solo l'urlo del suo cuore mai sopito.

    Marì che si immerge dentro al sole
    lo trafigge completamente
    e in lui trova un tiepido conforto
    tra le risa e gli scherni del mondo.

    Marì adesso è seduta in mezzo al bosco
    e si domanda cos'è la vita
    e si chiede della sua essenza
    affronta una salita
    lì in cima alla collina
    e vede gli uccelli spiccare volo...
    mentre un vento gli coccola i capelli.

    Marì sola in un grande letto
    coi capelli arruffati
    il naso infreddolito
    e gli occhi vispi e allegri
    e un vento caldo che attraversa
    il suo cuore.
    Giuseppe Lonatro
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      Scritta da: Giuseppe LONATRO

      Villaggi della memoria

      Pioggia tra i binari del tram
      all'imbrunire
      e un bimbo a raccogliersi
      su un marciapiedi scuro
      e ti vedi accovacciata su uno
      scoglio a guardare il mare
      e stai lì davanti allo specchio
      con la paura di sapere
      a quante volte la vita ti è passata.

      E allora abbraccia la luce
      corri e non fermarti
      non nasconderti dal mondo
      guarda attraverso i vetri
      cerca una carezza tra i villaggi dei
      ricordi.

      Il tempo a volte sembra
      strapparti le ossa
      e solo una luna a guardare
      le troppe facce
      una vecchia foto ingiallita
      e un passato da ricordare
      come una mela solitaria
      su un ramo

      La paura non sposta
      chi non sa ascoltare
      e cerca ancora una carezza
      tra i villaggi della memoria.
      Giuseppe Lonatro
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        Scritta da: Giuseppe LONATRO

        Tra Cielo e Terra

        Tra cielo e terra
        ho condiviso i tormenti
        di nuove città e nuove case

        Tra cielo e terra
        ho visto nei tuoi occhi
        i fotogrammi di una vita

        Tra cielo e terra
        ho disteso le mie mani
        per raccogliere tutte
        le tue emozioni

        ... e domani sarà ancora
        un altro giorno e un giorno ancora...

        Tra cielo e terra
        ancora un brivido
        nei miei sogni quando
        mi sei vicina

        Tra cielo e terra
        sento ancora il vento e i rami
        appoggiarsi sulla mia vita
        perché so che ci sei

        Tra cielo e terra
        mentre vado via di notte
        mentre va via l'estate
        so che sarai sempre lì
        ad aspettarmi...

        ... e domani sarà ancora
        un altro giorno e un giorno ancora...
        Giuseppe Lonatro
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          Scritta da: Giuseppe LONATRO

          Sopra le nuvole

          Non ci sono certezze
          sopra le nuvole.
          Forse ci stanno gli angeli
          o i demoni.
          Infinite attese o tristi pensieri
          a volte la paura di un nome.
          Ci sono profonde voci
          a volte che chiamano
          la paura del non ritorno.
          Sopra le nuvole
          i sogni perduti i dispiaceri vissuti
          i sopiti inganni, i malanni.
          Sopra le nuvole forse i bimbi dormono,
          i vecchi stanno silenziosi
          e le mamme pregano.
          Un piccolo giardino che ognuno di noi ha
          sopra le nuvole
          un giardino segreto... il nostro giardino
          sotto queste nuvole...
          a cui sempre tornare.
          Giuseppe Lonatro
          Composta domenica 30 novembre 2008
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            Scritta da: Giuseppe LONATRO

            Ti rivedrò un giorno ((a mia madre nel XVI anniversario)

            Sugli scalini che portano su per
            la collina accanto una dura pietra
            ti ritroverò a lavare i panni di una vita.

            Ad un inaspettato e vivace vento
            a qui volterò le spalle
            ti ritroverò per le mani come allora.

            Aspetterò cristalli d'acqua scendere
            dal cielo dentro questa terra umida
            e ti ritroverò con tutto l'amore
            immenso che hai lasciato.

            Ricorderò senza alcun gesto e
            senza parola la mia testa sul
            tuo petto
            e ti ritroverò mentre mi parlerai
            di un nuovo giorno.

            Avrei voluto soffocarti d'amore
            avrei voluto le tue mani nelle mie
            ma ti ritroverò un giorno
            mentre dividerai pianti e sorrisi
            echi lontani e un ultima carezza.
            Giuseppe Lonatro
            Composta domenica 30 novembre 2008
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              Scritta da: Giuseppe LONATRO

              Ti ho vissuta (Saudade)

              In un costone della mia mente
              le nubi e il sole che vanno e vengono
              e le spiagge e tutti i suoi silenzi
              il bacio a una fontanella
              di una mattina assolata
              e il ricordo di un vento
              che è ancora in me.

              Silenzioso come un ricordo
              ho forzato la serratura dei miei anni
              e mi sono trovata ragazza
              fragile ma con lo spirito
              di chi non si arrende
              il battito delle labbra ad una
              terra lasciata a metà.

              Ti ho vissuta
              nell'azzurro quotidiano
              come un cuore nudo.

              Ti ho vissuta
              in un ricordo semplice
              come un cuore che brucia.

              Ti ho vissuta
              negli uomini duri
              giorno per giorno.

              Conservo ancora uno scrigno
              stanco di un suono che non c'è
              ma intriso di immagini familiari
              e la gonna al vento
              e ancora un cuore che scorre
              tra le onde bianche e la
              sabbia dorata.

              L'acqua che si increspa
              tra le righe della memoria
              che bagna il mio viso
              e ancora l'anima stanca volge
              lo sguardo a quella luce notturna
              lasciandomi trasportare
              là dove tra la terra e il mare
              vorrei tornare.

              Ti ho vissuta
              tra le ballate di un tempo
              come la morte senza età.

              Ti ho vissuta
              nella paura di volare
              tra i sogni della vita
              mia.

              Ti ho vissuta
              Nello schiudere degli occhi
              giorno per giorno.
              Giuseppe Lonatro
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                Scritta da: Giuseppe LONATRO

                Sulla spiaggia di Mondello

                Seduto sulla spiaggia di Mondello
                guardavo il mare.
                Piangevo e abbracciavo le mie ginocchia,
                perché non potevo abbracciare te.
                Il vento tra i capelli ancora lunghi,
                una dolce carezza.
                Dolce come il mio ricordo per te...
                Dolcissimo e multicolore:
                azzurro come i tuoi occhi,
                bianco come il tuo sorriso,
                rosso come il tuo cuore e
                il mio amore,
                verde come la speranza che...
                mi porta a pensare sempre a te. -.
                Giuseppe Lonatro
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                  Scritta da: Giuseppe LONATRO

                  Sono Capace di Amare

                  Sono capace di amare
                  anche se nessuno dovesse più amarmi
                  e amerò anche se i germogli coltivati
                  non fioriranno mai
                  e aspetterò come un contadino
                  il tempo del prossimo raccolto.

                  Amerò perché per amore sono nato
                  e amerò la distanza, la lontananza,
                  l'incertezza, l'impossibile, l'irragiungibile, l'imprendibile, l'impalpabile, la dolcezza,
                  l'amarezza, un ricordo lontano,
                  il sublime, la passionalità dell'amore,
                  l'amore e la sua totalità di pensiero.

                  È un gioco
                  è oceanica follia
                  è sacrificio
                  è invadenza totale
                  è recinto senza confini
                  è spirito fluttuante
                  è tanto ancora...

                  Sono capace di amare...
                  Giuseppe Lonatro
                  Composta domenica 30 novembre 2008
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