Le migliori poesie di Giuseppe Freda

Nato a Napoli (Arabia Saudita)
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Scritta da: Giuseppe Freda

Notte d'inverno

Notte d'inverno,
c'è forse vergogna
nel tuo mantello grigio?
No: c'è il pudore
di scoprire il tuo volto,
quello vero di luci
misteriose nel buio,
per timore che i deboli
vedano stelle in Terra
là dove stagni di fango
scintillano d'ombra
dopo la pioggia
sotto il chiaro di luna.
Ma anche tu
hai il tuo cammino:
verrà la Primavera
col suo manto di fiori;
e non potrai sottrarti
al tuo atroce destino
d'inganno.
Allora sarà festa
per chi sogna diamanti
che il tempo e la realtà
muteranno in cenere.
Ma i migliori di noi,
quelli che sanno vivere,
sapranno dosare il proprio futuro,
sapranno programmare
vita, entusiasmi e sogni
del proprio presente,
sapranno godere
il tuo fascino antico
senza cadere in ginocchio
ai piedi di un'illusione.
Notte che piangi
legata alla tua catena grigia,
forse di questi
hai davvero vergogna.
Giuseppe Freda
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    Scritta da: Giuseppe Freda

    L'alambicco (canzone)

    Evviva!
    È uscito l'uomo
    dall'alambicco,
    è uscito un essere
    con tre volti
    che piange e ride,
    uccide e prega,
    e vive e muore
    giorno per giorno.
    Certo si stanca:
    e si dispera,
    e vuol capire...
    Ma se lo illumini...
    oh, gran portento:
    non passa un attimo
    che piange e ride,
    uccide e prega,
    e vive e muore
    giorno per giorno.
    Che gran miracolo...
    Che giorno ricco!
    È uscito l'uomo
    dall'alambicco!
    Giuseppe Freda
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