Le migliori poesie di Giuseppe Catalfamo

Attendo sempre una nuova passione., nato sabato 6 ottobre 1962 a Genova (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Indovinelli, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione, in Proverbi e in Diario.

Scritta da: Giuseppe Catalfamo

Vorrei essere...

Vorrei esser Dante per decantare al mondo la tua bellezza
Vorrei essere Re, con te al fianco, degna regina del nostro feudo
Vorrei esser il tuo Lancillotto, valoroso e impavido per proteggerti da ogni nefandezza
Vorrei esser Topolino per portarti in un mondo di fiabe
Ma sopratutto vorrei essere Rocco Siffredi per...
Giuseppe Catalfamo
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Giuseppe Catalfamo

    Canzoni e poesia. Baglioni.

    Mal d'inverno «Alzati Giuseppe»  "Naso di Falco".
    Tamburi lontani, chi c'è in ascolto?
    Stai su Gesù caro fratello,
    navigando qui Dio non c'è.

    Dagli il via, aspettare,
    sabato pomeriggio, ed aspettare.
    Quante volte strada facendo,
    uomini persi sulla via di casa mia.

    Le donne sono acqua dalla Luna,
    fotografie, strip-tease, doremifasol;
    e tu come stai signora delle ore scure,
    un nuovo giorno o un giorno nuovo con te!?

    Sì io sarò cuore d'aliante,
    tienimi con te fianco a fianco.
    Andiamo a casa di là dal ponte,
    giorni di neve ancora la pioggia cadrà.

    Grand'uomo sono io ora che ho te,
    ti amo ancora, un po' di più.
    Quanto tempo ho, mille giorni di te e di me,
    signori si chiude, buona fortuna, la vita è adesso.

    E adesso la pubblicità...
    Giuseppe Catalfamo
    Composta mercoledì 17 giugno 2009
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Giuseppe Catalfamo

      Pene d'amore

      Pena d'amore nel cuore.

      Era una strana giornata, il sole a picco martellava le palpebre.
      Con rabbia accoltellavo la superfice del mare, ma lui era già Morto.

      Cercavo colori dell'arcobaleno sulla vetta del monte ma lui aveva solo il Bianco.

      Bramai pace e tranquillità nell'atmosfera del lago, ma una voce trinacrica mi sussurrò "Tràsi, Tràsi, che tè Meno".

      Soffocato dalla pena, l'amplificai, la resi plurale.
      Giunto a casa l'auscultai.

      Ora sono rilassato, solo calata un po' la vista.
      Giuseppe Catalfamo
      Composta venerdì 12 febbraio 2010
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Giuseppe Catalfamo
        Dura è l'esistenza per quanto Dura.
        Stringere in Vita la cintola, per tutta la Vita.
        Muta di feroci lupi, spesso costringono il cuore a scena Muta.
        Provi a frequentare baroni o Conti, sempre solo a pagare i tuoi Conti.
        Puoi distrarti, magari col Calcio, qualcuno ti distoglierà con un Calcio.

        Le Pene della vita che ci coinvolgono paiono sempre doppie.
        Sarà perché in realtà a nessuno importa un Pene.
        Giuseppe Catalfamo
        Vota la poesia: Commenta