Poesie di Federico Toson Marin

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Scritta da: FEDERICO TOSON

Malinconia

Malinconia,
amara question d'umore
chi già udì in cuor suo il triste sentimento, non può altro che tentar di percepir
l'olezzo lento dello scorrere del tempo;
Comprensione che t'avvicini e t'allontani
amor che non esisti e che vuoi sembrar,
fuggi dalla mia mente impervia e lascia che io m'accommiati nel mio dolce esser io.

Io che nel saper della mente raccolgo novizie cose,
che m'affrango nell'oblio del essere cosa,
che mi ramifico con le mie gesta su quella quercia d'età non mia.

Amara malinconia.
Federico Toson Marin
Composta mercoledì 3 marzo 2010
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    Scritta da: FEDERICO TOSON

    Una fragile esistenza

    Tengo il ciel'
    Stretto
    Nella mano.

    In un acuto mutismo
    vedo l'alba schiudersi fra le dita,
    che dolce il riverbero del sole
    così fievole da zittire
    il cinguettio dei pennuti,
    così potente da riscaldare
    le più bianche negligenze,
    e pian piano esso s'innalza
    portando con sé la sua eccelsa
    meraviglia.
    Federico Toson Marin
    Composta mercoledì 3 marzo 2010
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      Scritta da: FEDERICO TOSON

      Tenera illusione

      Soave ella siede,
      immobile stà
      dinanzi a quella meraviglia di paradiso.

      Tutto risiede nella perfezione,
      gli alberi sono in fiore,
      fasci di luce si abbattono sulla flora donando
      un po' della lor'magia
      rilasciando quella brillantezza che rispecchia la languida felicità.

      Or'rimembro le magie
      dei giorni trascorsi
      al canto intonato degli uccelli,
      al fruscio monotono del torrente,
      tutto giace ancora in una perfezione ricorrente.
      Federico Toson Marin
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        Scritta da: FEDERICO TOSON

        Il sorriso del dolore

        Attonito sorride
        emancipando il fracasso che fu,
        nel cuore solo scintille d'amore
        dinanzi solo l'odio più profondo
        incompreso,
        reso inefficace dalla bontà di lei persona,
        giacché atti impavidi a sfidar la sorte non ne facea di lei parte.

        Ò mero profeta
        inibisci della sua saccenza l'essere,
        cogli l'esser sua vita
        destreggiati nelle infinità delle sue membra
        fino ad arrivare a suggellare
        il profondo incontro
        sull'essere ed il saper'compiere.
        Federico Toson Marin
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          Scritta da: FEDERICO TOSON

          Vita perduta

          Amoreggia la luna di notte
          la lucina flebile dietro al vetro
          riaccende i visi dei due,
          entrambi possiedono lacrime
          intrise nelle pieghe del volto.

          Ora il mento dell'una, al tenero carezzar'dell'altro
          s'allarga,
          s'espande agli zigomi, fino ad
          oscurare le larghe righe della fronte,
          per poi sfociare in un isterico sorriso.

          La luce si spegne
          tra le dita come questa tenera,
          fiamma di vita.
          Federico Toson Marin
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