Le migliori poesie di Don Juan

Nato a Cosenza (Italia)
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Scritta da: Don Juan
Ritagli di tempo,
e pensieri tra le righe
di un quaderno troppo vero.
Giorni senza fiato e notti senza pudore,
a riempire spazi immaginari.
Ti affacci a una finestra,
e respiri forte fino a sentir girare la testa.
Tra le mani una chitarra,
e nella testa qualche nota scanzonata.
Lampi di pensieri,
luci e ombre riflesse su uno specchio reclinato,
e mentre pizzichi le corde che vibrano,
note danzano sinuose e ignare,
e nuove voci si rincorrono nell'aria,
rimbalzano nella testa e poi scivolano via,
sotto una luna timida
che gioca ignara dietro al suo cielo.
Don Juan
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    Scritta da: Don Juan
    E c'è che non trovo le parole,
    che non so dare un calcio
    ai pungenti ricordi di giorni meravigliosi,
    non so schiodarmi dalla parete dei ricordi
    e dare un pugno alla malinconia.
    C'è che profumi di vita,
    profumi di dolce e di amaro,
    di gioia e di dolore,
    profumi di donna.
    E non esiste giorno che non mi porti a te,
    e non esiste notte che mi allontani da te.
    Forse la vita ha davvero
    qualcosa da regalarmi ancora,
    forse non è finita qui,
    forse un giorno ti rivedrò e sorriderò dentro
    consapevole che sei solo una foto tra le tante,
    ma ora non posso far altro che aspettarti,
    aspettare e illudermi che torni,
    lo so è inutile,
    ma non potrei altrimenti.
    Don Juan
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      Scritta da: Don Juan
      Ti penso sottovoce
      per non farmi sentire dal tempo
      che ti porterebbe via da me,
      ti penso e i pensieri pesano come macigni
      che tremano, si staccano e crollano
      in un fracasso di suoni e fratture,
      ti penso e l'aria sa di te,
      del tuo profumo, lo sento, sei vicina.
      Ti penso e anche la luna sembra somigliarti,
      le stelle sono candele che ho acceso una ad una
      per guardarle e sapere che anche tu le guardi,
      ti penso e nient'altro voglio pensare.
      Rinchiudo spasmi di dolore in un sorso
      di wisky ed una fumata di sigaro,
      e punge dentro come il freddo
      questa sfinge di diamante chiamata cuore
      che cola dolore e urla il tuo nome.
      Don Juan
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        Scritta da: Don Juan
        Conosco il mondo da quaggiù,
        ho visto stelle cadere
        soli spegnersi esalando l'ultimo calore,
        ho visto sogni e speranze
        crescere e poi morire senza fiatare,
        ma non può essere tutto qui.
        Brucio le ali alla malinconia,
        strappo i veli della paura e funambolo incosciente,
        acrobata senza fili, giocoliere dell'amore,
        pagliaccio maledetto, faccio i conti
        sulle ceneri della notte e chiudo fuori il tempo.
        Riparto da qui, da un cumulo di macerie,
        un groviglio di lamiere,
        riparto senza te, riparto da me
        e da quella forza che non sapevo o non volevo trovare,
        costruirò un nuovo sogno da inseguire
        una nuova vita da riempire.
        Sussurro timidi pensieri,
        coloro promesse che ho fatto a me,
        assaporo la luce di un giorno nuovo,
        spicco il volo senza catene
        come albatro sui mari.
        Don Juan
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          Scritta da: Don Juan
          E questa qui che vita è?
          Un continua corsa verso il vuoto,
          una rincorsa senza appoggi,
          una scalata senza appigli.
          Immagini gocciolanti trasudano
          ipocrisia e falsità,
          voci tamburellanti addormentano
          lo spirito e placano le menti,
          volti satinati corrompono
          le anime e spengono la luce.
          E questa qui che vita è?
          Laciatemi respirare,
          vivere senza dover credere
          che tutto sia miglore di quel che è,
          perché se guardo indietro
          vedo un'immenso vuoto,
          un uomo che piange
          un'umanità svanita,
          una vita non vita.
          Don Juan
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            Scritta da: Don Juan
            Come una lama di luce nel buio
            attraverserai le notti
            spargendo amore a chi nella carne
            trova il conforto di una sera,
            lascerai impronte bianche
            intorno ad un bicchiere vuoto,
            camminerai senza sentire il vento
            che sta gelando le mani,
            inciamperai su una pietra solitaria
            e solo quando sentirai dolore,
            ed il sangue macchierà il volto pulito
            saprai di essere vivo.
            Don Juan
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