Scritta da: Claudio Panicali

Madre

Madre mia, che nulla chiedesti
se non il passo mio sicuro
sfiorar soave il ventre tuo.
Tu che dal padre tuo avesti
null'altro che fecondità profonda
'si come amor a bagnar l'essenza tua.
Madre mia, figlia del cielo
e dea feconda, valli nebbiose
e cime burrascose.
Tu figlia delle stelle
tu sdraiata a scaldar la pelle
e battuta dal vento ai fianchi.
Madre celeste
madre santa
tu madre terra.
Claudio Panicali
Composta mercoledì 10 maggio 2017
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Claudio Panicali

    Chiamando grandi mondi

    Chiamando grandi mondi:
    è quel che faccio da tutta una vita.
    Ora grandi mondi rispondono!
    Ascoltando la voce di grandi mondi,
    nulla è più grande di questa verbo.

    Un uomo fiero
    difende il suo onore
    sguainando la spada,
    una donna nobile
    esprime il suo cuore portando
    l'otre dell'acqua.

    Io ho chiamato grandi mondi,
    io ascolto grandi mondi,
    io parlo a grandi mondi,
    così, esprimo l'onore degli uomini.
    Claudio Panicali
    Composta giovedì 12 novembre 2015
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Claudio Panicali

      Una candelina

      Non potevo dormire.
      Non potevo star sveglio.
      Non potevo accendere una sola candela.
      Non potevo non accendere una sola candela.

      Nella notte lunga e silente
      nel silenzio spettrale del dolore
      s'accese da solo il mio cuore
      s'accese e mille mila candele
      riscaldarono quel buio prima dell'alba.

      Non potevo più accendere una sola candela
      ora ne avevo accese mille mila
      non potevo più assecondare la ferocia umana
      non poteva più bastare una bandierina tricolore.
      Claudio Panicali
      Composta domenica 15 novembre 2015
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Claudio Panicali

        Quattro colori

        Poggio i piedi a terra al mattino,
        è freddo il ramo dell'ulivo d'inverno.

        Verso un bicchiere di vino e lo colmo fino all'orlo,
        sono rosse le case in collina al tramonto.

        Il suono della campana del tempio batte un rintocco,
        i fili d'erba si muovono sotto il vento leggero.

        Ho pochi colori nella mia vita e sono solo quattro,
        ovunque io volga lo sguardo ogni cosa è piena d'amore.
        Claudio Panicali
        Composta sabato 21 novembre 2015
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Claudio Panicali

          Niente di nuovo

          Le cose sono cambiate,
          ma come sempre
          un raggio di luce bianchissima
          trafigge tutti i tempi e gli spazi,
          tutti i mondi.

          È un sussulto di fecondità dell'eterno
          questo tempo,
          questo tempo è tutti i tempi.

          Le cose sono cambiate
          e un sentimento antico
          attraversa tutti i mondi
          rapido come la saetta.

          Niente di nuovo.
          Claudio Panicali
          Vota la poesia: Commenta