Poesie di Claudio De Lutio

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Scritta da: Claudio De Lutio

Barconi della libertą

Erano in tanti e poi sono partiti
avean nel cuore tutti una speranza
fuggivan dalla morte e son saliti
a bordo dei barconi dei migranti.

Erano in tanti e avevano paura
nei loro sguardi mesti si leggeva:
non pił la guerra, ripudio alla tortura
ma libertą per mare sui natanti!

Erano in tanti e nulla portaan seco
se non quanto imprimeva nel ricordo
come pił lunga scia tant'era l'eco
di quei lamenti tristi ed assordanti.

Erano in tanti e l'uno addņsso all'altro
in spazi angusti e macilenti in volto
un sacco avean con un po' d'acqua dentro
senza pił pane ma lungi dai rimpianti.

Erano in tanti e forse avean gią scelto
la sorte infausta di un lugubre destino:
meglio rischiar la vita in mare aperto
che uccisi da una guerra mai in declino.
Claudio De Lutio
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    Scritta da: Claudio De Lutio

    Le Cittą dell'Est

    Non son lą
    che nei freddi mattini
    tra i silenzi smorzati dal vento
    quando sembran al chiarore di brine
    ormai nuove alla notte solenne.

    Non son lą
    che nei geli e nevischi
    tra le luci sommerse dal manto
    dei pił fitti misteri e dei rischi
    per assumerne il prezzo e mai il vanto.

    Non son lą
    che nei volti sicuri
    tra i dolori sofferti del parto
    nelle immense fatiche e sudori
    di chi serve dal basso il pił Alto (Dio).

    Non son lą
    che nei corpi senili
    tra gli acciacchi causati dal tempo
    o nel pianto di tutti i bambini
    che al sorriso si alterna in un lampo.

    Non son lą
    che nei loculi oscuri
    tra le effigie sacrali del tempio
    sugli altari di eroi e caduti
    non restie a mostrarne l'esempio.

    Non son lą
    ma son lą con la mente
    quando uomini donne e bambini
    lascian loro per luoghi e destini
    per chissą, per chissą, per chissą!
    Claudio De Lutio
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      Scritta da: Claudio De Lutio

      La pace e la guerra

      In terre lontane
      lontani ricordi
      riecheggiano ancora
      le voci ai racconti
      che uomini in gloria
      di fama e valore
      avean per la pace
      raccolto l'amore.

      L'amore dei saggi
      l'amore dei giusti
      in brama perenne
      degli uomini illustri
      cui stirpe in infamia
      di odio e rancore
      avea della guerra
      inflitto il dolore.

      Dolore dei vivi
      dolore dei morti
      nel viso consunto
      dal pianto pč i torti
      di quei che la guerra
      avean scelto di fare
      in onta alla pace
      nel fuoco del male.
      Claudio De Lutio
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