Poesie di Ciro Del Sorbo

Fotografo, nato mercoledì 25 marzo 1987 a gragnano (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: mcfreud

Recrudescenza

Ed è un tormento la tua mancanza, il vivere in parallelo quando non ci sei. Le ore si equivalgono da sole così come la presenza dei tuoi abbracci mi percuote.
Nelle notti l'assenza prevale sempre e il cuscino non m'infiammma mai, ma rivoltandomi guardo la finestra, dove c'è sempre un cielo, ma vedo due lune, che intrecciate formano la mia stella che ammiro sempre quando mi si irrigidisce la pelle.
Ed è pura felicità toccare la mia luna, amore, quando io luna nell'immenso la stringo e il nostro amor fiorisce in stella.
Ciro Del Sorbo
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    Scritta da: mcfreud

    L'anima nello specchio

    Adesso si potrei amarti nel fantasioso mondo che risiede in noi.
    Adesso si potrei proprio amarti a te che sai far congiungere la mia mente con l'anima.
    A te che ho donato il mio corpo, a te che desidero il tuo corpo, il mio segreto, il mio pregio, il mio dono divino. A te sensibile come una lagrima che ancora deve nascere, nascosta nel tuo grembo di cristallo.
    Ed io cosi ti amo, decifrando. Aspettando il giorno che piangerai per lagrimare finalmente insieme.
    Ciro Del Sorbo
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      Scritta da: mcfreud

      Il non conforme

      Naufrago per amar cio che non è da amare.
      Occhi stanchi dalla vita, che occhi sono se sono finiti a 20 anni.
      Vita crudele.
      Pensieri ossessivi, quelli di colui che non riesce a vivere e conla paura ama, ama con la paura d'essere amato.
      Come un deo che soffre ma non pretende amore.
      Che uomo è costui, io ho toccato la sua anima.
      Bambino a pezzi incantato dall'odio del tutto.
      L'essere.
      Una lacrima.
      Ciro Del Sorbo
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        Scritta da: mcfreud
        Non sono più anima che vive ma essere inanimato
        verme che striscia
        cercando contorcendosi e sbattendosi di rialzarsi alla ricerca del suo vecchio essere,
        senza poterlo mai trovare muore e sopravvive
        pover uomo privo di calore
        mancante di una vocazione divina senza alcun disegno divino
        così questa parte morta e ahimé smarrita
        svegliandosi pensa te
        la parte mancante
        l'anima
        in esilio aspetta te.
        Ciro Del Sorbo
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          Scritta da: mcfreud
          Un giorno è entrato a far parte di me un rumore silenzioso,
          silenzioso per tutti, eccetto me.
          Poi cosi come spesso accade, riuscii a decifrarlo.
          Lui era solo un giudice, un giudice di tutto, criticava tutto ed esaltava il bello.
          Cosi elaborava, pensava e rideva,
          si divertiva e dispregiava,
          mi consigliava e mi compiaceva
          mi uccideva e mi faceva rinascere nel tempo stesso,
          ed e restato li immobile senza farsi ferire mai da niente,
          come dovremmo essere noi, "uomini" sani e forti coraggiosi e distaccati,
          ma lui, lui lui è di più
          è come un ente superiore, come un Dio, è una parte estranea di me, fermo, mentre tutto gira e soffre,
          e solo oggi so che è un "libero pensatore".
          Ciro Del Sorbo
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            Scritta da: mcfreud
            Ho bisogno di uscire,
            finalmente dopo tanto tempo
            dopo tante sofferenze,
            ho avuto la fortuna di trovarti,
            tu amico mio,
            ho bisogno di te,
            e ho bisogno di essere, essere, essere
            senza subire pregiudizi altrui,
            grazie amico mio che vivi, e che insieme a te,
            riesci a farmi vivere per quel che sono. Grazie.
            Ciro Del Sorbo
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