Scritta da: Silvana Stremiz

Il Sole

Lungo il vecchio sobborgo, ove le persiane pendono dalle
catapecchie rifugio di segrete lussurie, quando il sole
crudele batte a raggi raddoppiati sulla città e i campi, sui
tetti e le messi, io mi esercito tutto solo alla mia fantastica scherma, annusando dovunque gli imprevisti della rima,
inciampando nelle parole come nel selciato, urtando
qualche volta in versi a lungo sognati.

Questo padre fecondo, nemico di clorosi, sveglia nei campi
i vermi e le rose, fa svaporare gli affanni verso il cielo,
immagazzina miele nei cervelli e negli alveari. È lui a
ringiovanire coloro che vanno con le grucce e a renderli
allegri, dolci come fanciulli, lui a ordinare alle messi di
crescere e maturare entro il cuore immortale che vuol
sempre fiorire.

Quando, simile a un poeta, scende nelle città, nobilita le
cose più vili e s'introduce da re senza rumore, senza paggi,
entro tutti gli ospedali e tutti i palazzi.
Charles Baudelaire
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Tristezza della Luna.

    Questa sera la luna sogna più languidamente; come una
    bella donna che su tanti cuscini con mano distratta e leggera
    prima d'addormirsi carezza il contorno dei seni,
    e sul dorso lucido di molli valanghe morente, si abbandona
    a lunghi smarrimenti, girando gli occhi sulle visioni
    bianche che salgono nell'azzurro come fiori in boccio.

    Quando, nel suo languore ozioso, ella lascia cadere su questa
    terra una lagrima furtiva, un pio poeta, odiatore del sonno,

    accoglie nel cavo della mano questa pallida lagrima
    dai riflessi iridati come un frammento d'opale, e la nasconde
    nel suo cuore agli sguardi del sole.
    Charles Baudelaire
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Il Vino degli Amanti

      Oggi lo spazio è splendido! Senza morsi né speroni o briglie,
      via, sul vino, a cavallo verso un cielo divino e incantato!

      Come due angeli che tortura un rovello implacabile oh,
      nel cristallo azzurro del mattino, seguire il lontano meriggio!

      Mollemente cullati sull'ala del turbine cerebrale, in un
      delirio parallelo,

      sorella, nuotando affiancati, fuggire senza riposi né tregue
      verso il paradiso dei miei sogni.
      Charles Baudelaire
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Voglia del nulla

        Triste mio spirito, un tempo innamorato della lotta, la
        Speranza il cui sperone attizzava i tuoi ardori, non vuole
        più cavalcarti! Giaciti dunque senza pudore, vecchio cavallo
        il cui zoccolo incespica a ogni ostacolo.

        Rassegnati, cuor mio: dormi il tuo sonno di bruto!

        Spirito vinto e stremato! Per te, vecchio predone, l'amore
        ha perduto il suo gusto, e l'ha perduto la disputa; addio,
        canti di ottoni e sospiri di flauto! Piaceri, desistete dal
        tentare un cuore cupo e corrucciato!

        L'adorabile Primavera ha perduto il suo profumo.

        Il Tempo m'inghiotte minuto per minuto come fa la neve
        immensa d'un corpo irrigidito io contemplo dall'alto
        il globo in tutta la sua circonferenza e non vi cerco più
        l'asilo d'una capanna.

        Valanga, vuoi tu portarmi via nella tua caduta?
        Charles Baudelaire
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          Scritta da: Elisa Iacobellis

          L'Uomo E Il Mare

          Uomo libero, tu amerai sempre il mare!
          Il mare è il tuo specchio; contempli la tua anima
          Nello svolgersi infinito della sua onda,
          E il tuo spirito non è un abisso meno amaro.
          Ti piace tuffarti nel seno della tua immagine;
          L'accarezzi con gli occhi e con le braccia e il tuo cuore
          Si distrae a volte dal suo battito
          Al rumore di questa distesa indomita e selvaggia.
          Siete entrambi tenebrosi e discreti:
          Uomo, nulla ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi,
          O mare, nulla conosce le tue intime ricchezze
          Tanto siete gelosi di conservare i vostri segreti!
          E tuttavia ecco che da innumerevoli secoli
          Vi combattete senza pietà né rimorsi,
          Talmente amate la carneficina e la morte,
          O eterni rivali, o fratelli implacabili!
          Charles Baudelaire
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