Scritta da: Ayesha

Cuore notturno

Dono asilo al silenzio
nell’ampio ventre
del mio tempio
nell’acuto sentimento
del piacere del nulla.

Sono il niente e sono lieta
come un girasole
in vista del suo lume
non aspiro nè ammiro
non penso nè desidero.

Resto qui in altomare
dove posso vegetare
in una barca taciturna
dove il cuore contempla
la luce notturna
sulle acque cristalline.
Ayesha Catalano
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Ayesha

    Amato risveglio

    Impeto emozionale
    giaccio sul fondo
    d'una crepa lunare
    inseguendo lucciole
    di carta pesta
    e m'accodo alle comete
    respirando
    un passaggio su Venere
    colei di cui 'l cor n'è custode
    amando senza cagione,
    se non tua morte e tua salvezza
    ch'è pur mia nella tempesta
    della silenziosa anima in lotta
    contro se stessa
    e ven'al meriggio d'incanto
    ch'io t'aprirò d'ebbro smeraldo
    il sentier che pone fine all'uscio
    del tuo stanco veliero
    e l'padre e l'figlio l'tuo pensiero
    giostrerà le tue battaglie e
    le tue rese
    nel centro
    di luoghi senza centro.
    Or và, che ti vedono
    salpare 'l mio tempo
    che dimenticò lancette e
    orologi
    al tuo amato risveglio.
    Ayesha Catalano
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Ayesha

      Da una conchiglia

      Di porpora raggeli
      sotto le onde del vento
      e giaci
      sotto una coperta di stelle
      raccolta nella nicchia
      dei tuoi sinuosi pensieri.

      Al riparo dagli universi
      ti accolgo in una conchiglia
      dove avvolgi il sogno
      che ti attende negli abissi
      inesplorati dell'oceano
      che la casa dove dimori
      custodisce e rievoca
      echeggiandone memorie
      tra le perle e la spuma
      di chi s'addentra dal mare.

      Le maree oscillano
      nella messa che reciti
      all'alba smeralda
      delle tue incredulità
      lei paziente attende
      l'umiliazione delle tue acque e
      il coraggio degli orizzonti
      che timorosa osservi
      dalla tua conchiglia
      guardando lassù
      superficie soleggiata
      dalla quale
      un giorno emergerai.

      Mai nata
      sempre esistita
      nella bellezza
      delle forme senza forma
      forgiata dalle acque
      e dal seno
      della tua casa
      senza dimora.
      Ayesha Catalano
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Ayesha

        Resisterò al passaggio del sole?

        Sono una stella
        fragile e malandata
        dal fato trasportata
        sulle ali dell'amore,
        affascinata dall'attimo
        che i secoli bramano
        così intensamente.

        Sono una stella giovane
        che ha imploso per se stessa
        tutta la forza del cuore
        per donare all'eternità
        la luce riflessa
        che da lontano illumina
        i nostri volti nel torpore
        delle tenebre.

        Allora mi chiedo,
        resisterò al passaggio del sole
        che un giorno m'ha baciato
        soffiando la mia anima
        al vento
        un canto fresco
        di scintille nel buio?

        Resisterò, oh amore?
        O m'avvio anch'io
        alla corsa nel cielo
        delle stelle cadenti
        orbitanti nel nulla
        tra i neuroni del pensiero
        intrappolate nella luce
        della tua ragnatela?

        Brillerò ancora
        di luce propria
        dopo aver sbiadito
        le mie fiaccole nel buio
        come una pittrice
        che dipinge la propria tela.
        Ayesha Catalano
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Ayesha
          Ha un volto il destino
          un volto il caso
          di ceramica le pareti
          del nostro cuore
          accecato dai lumi
          affogati nella palude
          siamo inondati
          dalla resina dei loro occhi.
          Così la retina dei nostri sguardi
          è nebbia
          come il fato e il destino
          sono sabbia trasportata dal vento
          senza centro, le polveri instabili
          avanzano incostanti
          verso un orizzonte immaginario
          verso la riva dei nostri confini.
          Aspettiamo solo di varcare la soglia
          e schiarire le iridi
          alla vista della notte
          per portare al giorno
          il consiglio dell'alba
          e al sole
          i racconti della luna.
          Ayesha Catalano
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Ayesha

            Come una sirena

            Togli i peli dalla lingua
            e dimostra
            che sai davvero
            vociferare
            le parole del vento
            come desideri
            resta in ascolto
            e muovi la volontà.
            Muovi i passi
            tracciati dal tempo
            come una sirena
            che non lascia orme,
            seppellisci le sabbie
            nel baratro del cuore
            e insisti
            fino a che la tramontana
            arrivi fino a lì
            nel punto più profondo
            a farti respirare
            nonostante le acque.
            Ayesha Catalano
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Ayesha

              Come una sirena

              Togli i peli dalla lingua
              e dimostra
              che sai davvero
              vociferare
              le parole del vento
              come desideri
              resta in ascolto
              e muovi la volontà.
              Muovi i passi
              tracciati dal tempo
              come una sirena
              che non lascia orme,
              seppellisci le sabbie
              nel baratro del cuore
              e insisti
              fino a che la tramontana
              arrivi fino a lì
              nel punto più profondo
              a farti respirare
              nonostante le acque.
              Ayesha Catalano
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Ayesha

                Lo senti il tuo sguardo?

                Lo senti che la terra sta tremando?
                Lo senti il tuo sguardo
                che in ritardo
                si accende alle spalle
                e tu non lo vuoi vedere?
                Nel silenzio della notte
                piangi le grida del mondo
                ma tu non t'accorgi
                che non stai vivendo
                un attimo di quel dolore
                perché se accendi la candela
                a tanto male
                corrisponde tanto amore
                e ti libreresti in aria
                con i pesi del tuo intelletto
                guarderesti il tuo specchio
                che è il volto del tuo silenzio,
                di bianca seta l'iride
                che dall'alto t'osserva
                e dentro te porta il cielo
                e tutte le stelle che scruti
                scrutano te dall'interno.
                La vedi, la luce che ti chiama?
                È un cero a forma d'albero
                il tuo corpo un tempio
                il tuo cuore una radice
                che come un muto girasole
                riflette l'anima della luna
                e attende l'avvento del sole
                per portarti dove l'uomo non vuole
                e impreziosire il tuo sentire
                di sentieri senza fine.
                Lo vedi il principio?
                È dentro te l'inizio
                infanga il tuo percorso
                per costruire ali di vetro
                resistenti alla tempesta del tempo
                e in un angolo di cuore
                lavora al tuo avvento
                che vuoi prendere il timone
                e salpare in mare aperto
                a cercare le sirene
                che ti guidino alla resa
                che la natura ti chiede
                o impone
                è lei che ti cerca
                oh madre terra
                ti invita
                a renderti sacro.
                Lo senti che la terra sta tremando?
                Ayesha Catalano
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Ayesha

                  Memento

                  Nel temporale di un attimo
                  ti ricordo
                  che hai una pena da scontare
                  hai abbracciato l'alba
                  prima che il tuo cuore
                  salpasse in mare
                  ed il fruscio degli alberi
                  si è accorto del tuo gesto.

                  Ti ricordo
                  nelle vesti candide della bianca luna
                  che hai un silenzio a cui obbedire
                  che sei ancor preda dell'illusione
                  mentre l'eco della realtà
                  bussa alle tue finestre
                  e tu sembri non ascoltare.

                  Ti ricordo,
                  piccola mia,
                  che la vita vera
                  è un lampo a ciel sereno
                  che la serenità è solo
                  il pallore di un'ombra irrivelata.

                  Ti ricordo ancora
                  che la notte
                  vuole scoperchiare i tuoi dissapori
                  farne magia e indiscussi onori
                  di un seme regnante
                  in una terra senza padrone.

                  Ti ricordo
                  che solo il tuo amore
                  può raggelare la coperta di stelle
                  e farla sciogliere come neve al sole
                  illuminando il cuore sacrificato
                  al pensiero dell'immensità.

                  So che hai paura
                  piccola mia
                  ma ti ricordo
                  che il cielo dell'illusione
                  sta coprendo
                  il deserto della realtà
                  di fuochi fatui
                  come questa poesia
                  e l'oro colato potrebbe
                  svanire nell'unzione della vita
                  e portarti via
                  rubando l'alba e la notte
                  della tua esistenza.
                  Ayesha Catalano
                  Vota la poesia: Commenta