Le migliori poesie di Anna Andreevna Achmatova (Anna Gorenko)

Poetessa, nato domenica 23 giugno 1889 a Bolshoy Fontan, Odessa (Ucraina), morto sabato 5 marzo 1966 a Mosca (Federazione Russa)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi.

Scritta da: Silvana Stremiz

Non è il tuo amore che domando

Non è il tuo amore che domando.
Si trova adesso in un luogo conveniente.
Stanne pur certo, lettere gelose
non scriverò alla tua fidanzata.
Però accetta dei saggi consigli:
dalle da leggere i mie versi,
dalle da custodire i miei ritratti,
sono così cortesi i fidanzati!
E conta più per queste scioccherelle
assaporare a fondo una vittoria
che luminose parole di amicizia,
e il ricordo dei primi, dolci giorni...
Ma allorché con la diletta amica
avrai vissuto spiccioli di gioia
e all'anima già sazia d'improvviso
tutto parrà un peso,
non accostarti alla mia notte trionfale.
Non ti conosco.
E in cosa potrei esserti d'aiuto?
Dalla felicità io non guarisco.
Anna Andreevna Achmatova (Anna Gorenko)
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Introduzione

    Ciò accadde allorché a sorridere
    Era solo chi è morto - lieto della pace.
    E, appendice inutile, si sbatteva
    Leningrado intorno alle sue carceri.
    E allorché, impazzite di tormento,
    Condannate ormai andavano le schiere
    E breve canzone di distacco
    I fischi cantavano delle locomotive.
    Stelle di morte incombevano su noi
    E innocente la Russia si torceva
    Sotto sanguinosi stivali
    E copertoni di neri cellulari.
    Anna Andreevna Achmatova (Anna Gorenko)
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Tu verrai comunque

      Tu verrai comunque
      perché dunque non ora?
      Ti attendo
      sono sfinita
      Ho spento il lume e aperto l'uscio
      a te, così semplice e prodigiosa.
      Prendi per questo l'aspetto che più ti aggrada
      irrompi come una palla avvelenata
      o insinuati furtiva come un freddo bandito
      o intossicami col delirio del tifo
      o con una storiella da te inventata
      e nota a tutti fino alla nausea
      che io veda la punta di un berretto turchino
      e il capopalazzo pallido di paura.
      Ora per me tutto è uguale
      turbina lo Enisej
      risplende la stella polare
      e annebbia un ultimo terrore
      l'azzurro bagliore di occhi addolorati.
      Anna Andreevna Achmatova (Anna Gorenko)
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        La porta è socchiusa
        La porta è socchiusa,
        dolce respiro dei tigli...
        Sul tavolo, dimenticati,
        un frustino ed un guanto.

        Giallo cerchio del lume...
        tendo l'orecchio ai fruscii.
        Perché sei andato via?
        Non comprendo...

        Luminoso e lieto
        domani sarà il mattino.
        Questa vita è stupenda,
        sii dunque saggio cuore.
        Tu sei prostrato, batti
        più sordo, più a rilento...
        Sai, ho letto
        che le anime sono immortali.
        Anna Andreevna Achmatova (Anna Gorenko)
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          Venezia

          Colombaia dorata sull'acqua,
          tenera e verde struggente,
          e una brezza marina che spazza
          la scia sottile delle barche nere.

          Che dolci, strani volti tra la folla,
          nelle botteghe lucenti balocchi:
          un leone col libro su un cuscino a ricami,
          un leone col libro su una colonna di marmo.

          Come su di un'antica tela scolorita,
          il cielo azzurro fioco si rapprende...
          ma non si è stretti in quest'angustia,
          e non opprimono l'umido e l'afa.
          Anna Andreevna Achmatova (Anna Gorenko)
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            Scritta da: Jocondola
            Fiaccata dai tuoi lunghi sguardi,
            io stessa ho appreso a far soffrire.
            Creata da una tua costola,
            come posso non amarti?

            Esserti tenera sorella
            è il legato di un fato antico,
            ed io sono diventata l'astuta, avida,
            dolcissima tua schiava.

            Ma quando, mite, mi abbandono
            sul tuo petto più bianco della neve,
            come esulta e si fa saggio il tuo cuore,
            sole della mia patria!
            Anna Andreevna Achmatova (Anna Gorenko)
            Composta martedì 30 novembre 1920
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              Scritta da: Silvana Stremiz

              A molti

              Io sono la vostra voce, il calore del vostro fiato,
              il riflesso del vostro volto,
              i vani palpiti di vane ali...
              fa lo stesso, sino alla fine io sto con voi.

              Ecco perché amate così cupidi
              me, nel mio peccato e nel mio male,
              perché affidaste a me ciecamente
              il migliore dei vostri figli;
              perché nemmeno chiedeste di lui,
              mai, e la mia casa vuota per sempre
              velaste di fumose lodi.
              E dicono: non ci si può fondere più strettamente,
              non si può amare più perdutamente...

              Come vuole l'ombra staccarsi dal corpo,
              come vuole la carne separarsi dall'anima,
              così io adesso voglio essere scordata.
              Anna Andreevna Achmatova (Anna Gorenko)
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                Scritta da: Silvana Stremiz

                L'incontro

                Al collo un filo di esili grani,
                celo le mani nel largo manicotto,
                gli occhi guardano distratti
                e non piangeranno mai più.

                Sembra il volto più pallido
                per la seta che tende al lilla,
                arriva quasi alle sopracciglia
                la mia frangetta non ondulata.

                E non somiglia ad un volo
                questa lenta andatura, quasi avessi
                sotto i piedi una zattera
                e non i quadretti del parquet.

                La bocca bianca è socchiusa,
                ineguale il respiro affannato,
                e sul mio petto tremano i fiori
                dell'incontro che non c'è stato.
                Anna Andreevna Achmatova (Anna Gorenko)
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