Scritta da: Andrea De Candia

Bosco d'autunno

Evado dalla città,
i passi come ombre
non voglion far rumore,
non svelano dolore.

I respiri del vento
risanano l'anima.
L'ultimo sussulto
di pelli putrefatte,
lo scheletro di foglie
che il suolo raccoglie.

Uccelli si fiondano
nello scuro ignoto.
Il verde che trema
il cuor mi sconvolge.

Il cielo s'annebbia!
Tra torbidi gonfiori
il sole cerca spazio.
Bagliori argentati,
tenui fili di luce
uno specchio risucchia.

Infiniti prati verdi,
duemila mondi diversi,
orme appena sfiorate,
facce neanche avvistate.

Rami coprono scorci,
sgradevoli realtà,
aloni asfittici
di fumi ribolliti.

Panca nuda e sola
il pensiero non consola
di ritornare al prima.
L'inquietudine!
Andrea De Candia
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    Scritta da: Andrea De Candia

    La gatta

    Gelide pupille di serpente...
    D'ocra, il mondo risplende!
    Giocosa al sole si distende,
    il pelo si accende splendente!

    [Sul manto soffiano le stagioni...]

    Le brine il tocco non seccano,
    ma le dita pizzicano leali,
    come soffioni che volteggiano
    librati da venti invernali.

    Il grano riflette il rossore,
    del meriggio il biondo chiarore,
    dal sole assorbe il colore,
    non pare un estivo bruciore.

    Il buio avvolge il mistero...
    Uno sprazzo di bianco leggero!
    L'intruso nel fogliame nero
    rischiara l'inverno severo.

    Il dolore è solo la tosse!
    Zecche che pungono divertite...
    Un odore certo le ha mosse,
    sulla pelle saltano infinite!

    La morte lontano la carezza,
    quando ratto non vede sul ramo
    fuggire nella gelida brezza,
    del padrone non ode richiamo.
    Andrea De Candia
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      Scritta da: Andrea De Candia

      Il tramonto

      Le parole che tu pensi
      un tempo eran farfalle
      in un prato isolato,
      gemme rare e preziose
      nel mare inesplorato.

      Ora che il tesoro
      lo hanno divorato,
      non ti sembra più oro
      il verso rigettato.

      Cerchi l'alto mare
      prosciugato dal sole
      e non puoi più sognare
      abissi di parole.

      C'è solo una landa,
      deserta e spettrale,
      marrone è la ghianda
      ad altre sì uguale.

      Sulla spiaggia cammini...
      sparsi sono i tesori
      squarciati dagli uomini
      un tempo predatori.

      Nostalgia dello splendore
      che mai ti ha accecato!
      Tramonto è dolore,
      nulla abbiam creato.
      Andrea De Candia
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