A volte vorrei essere il sole, focoso e scarlatto per dare calore a volte vorrei essere la luna, metallica e piena per illuminare la notte a volte vorrei essere il vento, veloce e leggero per girare il mondo a volte vorrei essere l'acqua, inodore e insapore per scorrere sulle amarezze a volte vorrei essere una pietra, dura e impenetrabile per smettere di capire a volte vorrei essere una mosca, piccola e noiosa per sentirmi importante vorrei... ma non posso perché sono quel che sono... una piccola presenza su questa grande Terra.
Osservo un'ape che svolazza tra i fiori profumati ne succhia il nettare e impollina la primavera mentre il sole conforta il suo volare un leggero venticello la dondola nell'aria delicatamente.
Una vecchia quercia sradicata dal vento si era accasciata senza un lamento. Guardava le altre dall'alto in basso ma adesso giaceva ai piedi di un masso. Dai rami donava ombra foglie e ghiande e di tutte le piante era la più grande. Ma in pochi minuti una tromba d'aria ha distrutto una bellezza centenaria. Vederla abbattuta come un gigante morente è una cosa che non può lasciar indifferente. Così distesa in orizzontale diventerà legna da bruciare perché mani sapienti la sezioneranno per riscaldare i mesi freddi dell'anno.