Un freddo pungente che accompagna i miei passi... sguardi ricoperti di un pensiero assente... e lontano E quella paura che accompagna la solitudine E quel freddo che accompagna li silenzio... Ricoperto da stralci di lenzuola cerco un respiro tiepido nella notte... E cerco calore per asciugare questa lacrima.
È l'alba di una nuova partenza Sensazioni remote che fomentano un presente silente... Sottili momenti che vivono in me... Sottili sospiri che bramano un sorriso
Lascio che la notte deformi le mie paure Lascio che il silenzio ovatti le mie inquietudini Lascio che i sogni calpestino la realtà Lascio che la lacrima incendi le mie voglie
Aspetto un risveglio da un torpore oramai troppo lungo Momenti sopra momenti che formano maschere Cera densa che sagoma il mio viso Cera densa che cattura il mio respiro Cera densa... oramai mia cara compagna di viaggio
Ma scorre il tempo e la notte cambia colore Ma scorre il tempo e la valigia prende forma Di nuovo una partenza che profuma di coerenza Di nuovo una partenza che... profuma d'assenza.
Dietro un paesaggio senza fine, in un lembo di luna, ricoperto da fiorenti stelle... Socchiuso in un angolo colmo di sensazioni riflesse su di una vita avara di... vita! Cospargo il seme dell'emozione tra lance e innocenti sguardi, che a fatica non ridono... Cammino in un solco che non parla di me, e quando cerco aria... La cerco in uno spazio di vita non reale... In cui sogno, in cui sono un modesto poeta o un mediocre scrittore, in cui io... possa essere... io! Ma è un attimo dove il tempo non aspetta tempo, e le cicatrici di una vita non vissuta o di una terra mai raggiunta... Sono solo inchiostro, inchiostro nero su carta!
Cara amica, lascia che ti dica... ti racconto questa storia che non è una mia paranoia... Ma non capisco la falsità unita all'ambiguità La poca chiarezza e la troppa sicurezza... Il parlare che sfinisce stordisce lenisce e ferisce... E l ipocrisia non è una cosa mia, ma tu sparli di me e poi cerchi un contatto... ma che mi hai preso per un mentecatto!
Colleziono sguardi di volti assenti, dove non vi è lacrima o sorriso dove non vi è piega o ruga dove non vi è sogno o rinuncia dove non vi è gioia o noia dove non vi è speranza eppure sono vivo... cammino, parlo, mangio, bevo, osservo, ascolto... sorrido... a volte piango Ma questo alone di indifferenza che vive in noi, ci rende tutti cosi diversi... oserei dire tutti uguali Forse è solo un sogno, un brutto sogno... presto aprirò gli occhi... e sarà tutto diverso.