Hai detto: "Le difficoltà rafforzano un rapporto", ma, dinnanzi alla prima difficoltà, non mi hai dato la possibilità di sostenerti, coccolarti, sollecitarti, sorreggerti, continuare ad amarti. Te ne sei andato prima!
Spesse volte ho intuito la tua stanchezza e, senza darlo a vedere, ho rinunciato a un mio desiderio. Spesse volte hai compreso il mio stato d'animo e, in silenzio, hai rinunciato a un tuo desiderio. Anche questo era Amore.
Una dovrebbe essere la "donna della tua vita". Ma tu quante ne hai avute? A quante lo hai detto, bastardo?
Ridammi il mio cuore, la mia anima, la mia mente, ormai non ti appartengono più.
Io ti avrei amato anche se fossi diventato povero, anche se fossi vestito di stracci e se avessi calzato solo ciabatte! Tu invece ti sei fermato alla mera esteriorità.
Apro la porta e un raggio di sole entra e illumina il mio nuovo mattino, proprio come te che sei entrato ad illuminare la mia vita orami ridotta al buio pesto.
Mi piace sentire su di me l'odore della tua pelle.
Ancora una volta mi sono illusa che eravamo fatti l'uno per l'altra, che fossi tu la mia anima gemella e che il nostro fosse il Vero Amore. Mi sono di nuovo sbagliata!
Un libro aperto che puoi sfogliare pagina dopo pagina, due occhi profondi, senza velatura né ombra di dubbio, un cuore bramoso di verità e di amore: io. Un'anima generosa e altruista, una mente instancabile affamata di sapere, l'ultimo dei romantici: tu. L'Amore vero: noi.
Perché allora il destino che ci ha fatto incontrare ed innamorare ci ha poi separati?
Destino crudele! Potrai mai farci ritrovare?
Vorrei possedere la chiave del libro del mio destino per leggervi se ci sarai ancora tu a tenermi stretta per mano, per condurmi lungo i sentieri della felicità.