Scritta da: Elisa Rasicci
Mi capita spesso di pensare a cosa sarebbe la mia vita, senza lui. Credo tra l'altro, che nemmeno potrebbe chiamarsi vita. Credo che il termine più giusto sia sopravvivenza, si. Una ricerca disperata di star bene, quando in realtà l'unico motivo per sorridere sarebbe lui. Lui che amo chiamare 'vità, perché è respiri, cuore, emozioni e molto molto di più. Mi sveglierei al mattino, col suono della sveglia e non con il suo solito abbraccio. Non ci sarebbe la sua voce a dirmi buongiorno principessa. Farei colazione, molto probabilmente con i suoi biscotti preferiti per sentirlo ancora vicino a me. E la giornata scivolerebbe lenta, senza emozione alcuna. Farei le mie cose, quelle per le quali ero il suo orgoglio. Cercherei il suo sguardo, in ogni passante. Cercherei il suo profumo, tra la gente. Mi ricorderei di mangiare, solo perché lui amava farlo e perché si arrabbiava quando mi ostinavo a seguire qualche dieta. La tv, non avrebbe colore. Nella stanza, non ci sarebbero le nostre risate felici, e spensierate. Andrei a letto, con una mano sul suo cuscino e una lacrima di sicuro bagnerebbe il mio. Nessun 'buonanotte meraviglià, prima di sprofondare in qualche bel sogno che parla di noi. Niente, soltanto il buio a circondarmi. Soltanto la solitudine a cullarmi nella notte. Senza lui, non sarei quel che sono oggi. Per fortuna che c'è.
Composta giovedì 15 novembre 2012

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